È stato raggiunto un accordo per la vertenza relativa all’Abb di San Giovanni Valdarno: “Scongiura la possibilità di licenziamenti obbligatori e limita le uscite volontarie incentivare a 23 unità”. La Regione Toscana ha comunicato che “dopo un lungo confronto tra sindacati, rappresentanti istituzionali e la multinazionale Abb, leader nell’elettrificazione, automazione e produzione di colonnine per la ricarica di auto elettriche, si è giunta a una conclusione positiva della vertenza che poneva a rischio l’occupazione di molti dei oltre 400 lavoratori dell’industria valdarnese”. Il tavolo di crisi, convocato in Regione, è durato per oltre dieci ore e ha visto la partecipazione di Valerio Fabiani, consigliere per il lavoro e le crisi industriali del governatore Eugenio Giani, dell’Ufficio Arti, Fim, Fiom e Uilm e Rsu, dell’ad di Abb assistito da Confindustria e della sindaca di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi.
“La conclusione favorevole della vertenza – ha dichiarato Giani – rappresenta un successo per la salvaguardia dei posti di lavoro nella zona del Valdarno e per l’intera Toscana, di particolare importanza poiché coinvolge un comparto produttivo ad alto valore aggiunto dal punto di vista tecnologico e strategico per lo sviluppo industriale della regione. Incentivare la presenza di aziende capaci di competere in termini di innovazione e prospettive di mercato significa non solo garantire occupazione a chi già lavora in questi settori, ma anche proiettare la Toscana verso uno sviluppo futuro in linea con le necessità delle imprese”. In questo contesto, è stata fondamentale la presentazione da parte dell’azienda di un piano industriale “che conferma la centralità dello stabilimento” tramite “una strategia di investimenti volta a superare l’attuale stagnazione del mercato delle auto elettriche e il processo di transizione energetica, passando dall’assemblaggio alla produzione diretta di colonnine elettriche utilizzando tecnologie innovative”. È doveroso, ha concluso Fabiani, esprimere un sincero ringraziamento ai lavoratori “che hanno atteso a lungo questo accordo con compostezza e determinazione, qualità che si sono rivelate decisive per il successo delle trattative”.