Un corteo di settanta mezzi agricoli ha manifestato da Migliarino (Vecchiano) fino a Viareggio. I trattori hanno fatto il loro ingresso al porto con clacson e bandiere tricolori sventolanti.
“Stato di crisi, ora!” è il messaggio lanciato durante la mobilitazione unitaria degli appartenenti al Coapi, il coordinamento agricoltori italiani, che a Viareggio desideravano condividere le proprie posizioni con i pescatori, ma, come spiegano gli agricoltori, “non hanno partecipato”. Si tratta di un gruppo eterogeneo e indipendente che non si riconosce in nessuna delle associazioni di categoria, anche se la Cia ha offerto sostegno esterno alla manifestazione.
Le richieste avanzate dal coordinamento sono molteplici: quella ritenuta più urgente è una dichiarazione di stato di crisi socio-economica per le categorie, in modo da consentire alle amministrazioni locali di intervenire concretamente a favore del settore.
“Siamo a Viareggio perché volevamo unirci ai pescatori per protestare insieme, ma non hanno aderito,” ha dichiarato Marco Paganelli, uno dei portavoce. “Il presidente Eugenio Giani probabilmente si è già attivato, ora stiamo cercando di capire perché sembra favorire alcune categorie rispetto ad altre”.
“Tutti i pescatori dei porti in Italia hanno aderito, ad eccezione di quello di Viareggio,” sottolinea Paganelli, “che è l’unico a non aver partecipato”.
Alessandra Malfatti, responsabile dei pescatori di Viareggio, ha dichiarato che la loro mancata partecipazione all’iniziativa degli agricoltori “è dovuta al fatto che non condividono le motivazioni della protesta”.
