Si è svolto un incontro con tutte le parti coinvolte per chiedere la sospensione di ogni procedura e per esaminare attentamente una nuova direzione per il futuro della ex caserma Ferrucci, situata a Santo Spirito, Firenze. A farne richiesta è il presidente della Regione, Eugenio Giani, in una lettera inviata oggi al Ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“Esprimo la mia ferma opposizione all’assegnazione dell’edificio a una funzione come quella prevista per la rsa – dichiara Giani -. L’area è stata realizzata dai frati agostiniani nel corso dei secoli e rappresenta un elemento fondamentale dell’identità e della storia di Firenze e della Toscana. Non è possibile trattarla con superficialità, cedendo a terzi per interessi economici una parte di un immobile dalle caratteristiche così straordinarie. È diverso sottrarre l’uso di una parte del complesso, come avvenne con la legge delle guarentigie, per conferire una funzione di interesse pubblico, come quella di caserma; consentire invece un uso commerciale dell’edificio è inaccettabile.”
“Dalla risposta del Ministro Crosetto a una mia richiesta di chiarimenti emerge chiaramente che il processo autorizzativo per la realizzazione della rsa non è ancora concluso. È quindi particolarmente preoccupante che i presunti aggiudicatari del bando, non avendo ancora sottoscritto un contratto, abbiano già avuto accesso ai locali della ex caserma per effettuare saggi tecnici, che hanno comportato operazioni di perforazione e recato fastidio al patrimonio culturale e all’ambiente circostante. È necessario fare chiarezza su questo punto.”
Nella lettera al Ministro Crosetto, il presidente sottolinea “le preoccupazioni espresse dalla comunità e dalle istituzioni locali” riguardo al futuro della ex caserma, tra cui quelle manifestate dall’arcivescovo di Firenze, Gherardo Gambelli, “la cui autorevolezza morale rappresenta un importante punto di riferimento per la città”, ha commentato Giani.
Il presidente mette in evidenza come la destinazione dell’edificio che si andrebbe a concretizzare con l’iter attuale potrebbe creare seri problemi per la presenza degli agostiniani a Santo Spirito. “Come si può non comprendere l’importanza della presenza dei frati agostiniani in quell’area? – afferma Giani -. Ricordiamo che proprio lì Michelangelo Buonarroti, grazie alla collaborazione dei frati, ebbe l’opportunità di studiare e sviluppare la sua professionalità. Non a caso, regalò loro quel meraviglioso crocifisso, una delle sue opere più celebri e apprezzate.”