Un altro tipo di tifo è possibile grazie al Fair Play: serata di riflessione agli Agostiniani

Un altro tipo di tifo è possibile grazie al Fair Play: serata di riflessione agli Agostiniani

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La sala del Cenacolo degli Agostiniani era gremita. Tecnici, rappresentanti di società sportive e tanti giovani appassionati dello sport, quello con la ‘S’ maiuscola, hanno partecipato alla serata di riflessione e approfondimento intitolata “Empoli applaude il Fair Play”, un’iniziativa promossa dal Comune di Empoli e Calcio Fair Play Toscana. Il convegno, aperto a tutti, aveva l’obiettivo di promuovere la ‘Giornata regionale della Partita Applaudita’, che si svolgerà non solo nella nostra città ma anche in tutto il territorio regionale. Si intende così proporre una nuova visione del tifo, possibile e sano, che ponga maggiore attenzione alle persone in campo e a bordo campo. La serata è stata moderata dal giornalista Marco Mainardi.

Il modo in cui ci comportiamo sugli spalti e sul palco ha sempre una connotazione negativa nel dibattito pubblico – ha dichiarato il sindaco Alessio Mantellassi –. Questa associazione affronta un tema importante e non scontato, che ieri sera ha visto una partecipazione significativa. È stato fatto un grande lavoro nelle scuole calcio e nelle classi grazie alla Scuola del Tifo, creando un senso di appartenenza per la propria squadra. Essere parte di una società sportiva sana stimola relazioni positive anche con chi gioca in squadre diverse, e iniziative come quella di ieri aumentano questa sensibilità.”

Dopo i saluti iniziali del sindaco, la assessora allo Sport del Comune di Empoli, Laura Mannucci, ha aggiunto: “Voglio ringraziare Calcio Fair Play Toscana per le sue iniziative a sostegno di un tifo sano. Parlarne è fondamentale perché sebbene questi concetti possano sembrare ovvi in teoria, in pratica non lo sono affatto. Il 1 e 2 marzo ci saranno partite in vari campi della regione, compresi tre a Empoli, per la ‘partita applaudita’, un’iniziativa che vuole sottolineare che per tifare non è necessario usare la voce per insultare, ma si possono usare le mani per applaudire.”

Tra i vari interventi è intervenuto Paolo Mangini, presidente del Comitato Regionale Toscano Lega Nazionale Dilettanti Figc, che ha affermato: “Questa iniziativa segue altre già realizzate in passato nelle province toscane e mira a promuovere fra tutti gli attori coinvolti nel calcio i veri valori dello sport, sensibilizzando anche gli adulti circa l’importanza dell’attività sportiva come strumento educativo per i ragazzi. Abbiamo presentato la ‘Giornata Regionale della Partita Applaudita’, che rientra in questo percorso educativo e di cui il Comitato Regionale Toscana ha sempre riconosciuto l’importanza”.

Per l’Empoli Fc era presente Filippo Lupi, responsabile del progetto Empoli Academy, che ha dichiarato: “Con il nostro impegno – ha detto Lupi – vogliamo concentrarci sul valore del percorso, evitando una mentalità cannibalistica rivolta al risultato, per non perdere di vista il piacere del cammino. Ogni membro, dai dirigenti agli allenatori, gioca un ruolo chiave nella crescita delle persone. Sul territorio, collaborando con le società che condividono questi valori, ci impegniamo ad educare a un gioco armonico per tutti. A Monteboro accoglieremo una partita applaudita, come promesso a Calcio Fair Play Toscana, poiché condividiamo il loro impegno.”

A seguire, Andrea Vaglini, vice presidente di Calcio Fair Play Toscana, ha enfatizzato: “Empoli applaude al Fair Play è un evento eccezionale per l’ampia partecipazione e per la presenza di tutte le componenti politiche, sociali e sportive. Dalle amministrazioni alle società sportive, passando per le istituzioni, atleti, allenatori, arbitri, genitori e associazioni, tutti con a cuore le tematiche legate al Fair Play. In quest’ottica, ‘La partita applaudita’ è un mezzo educativo per promuovere un tifo corretto, un gesto concreto che invita a sostenere i propri ragazzi evitando tensioni eccessive. L’evento regionale del 1-2 marzo, realizzato congiuntamente da Figc CRT Sgs Anci, CFPT, Aia T e Aiac T, sarà un segnale forte che la Toscana invierà al mondo del calcio giovanile, con la partecipazione di Empoli”.

Il convegno è proseguito con il contributo di Francesco Mazzei, consigliere di Calcio Fair Play Toscana: “È stato un motivo di orgoglio vedere una sala così piena di rappresentanti di ogni area dello sport. Siamo tutti appassionati e l’interesse e la partecipazione sono fondamentali. La nostra associazione è nata durante la pandemia, e nel nostro percorso abbiamo creato un cortometraggio che in modo ironico invita alla riflessione su come e dove intervenire. Mettiamo a disposizione la nostra esperienza per migliorare le situazioni. Il nostro è solo un piccolo seme… che crescerà.”

La Toscana è conosciuta per la sua eccellenza calcistica a tutti i livelli: calciatori, tecnici, dirigenti e arbitri toscani hanno sempre brillato e continueranno a farlo – ha affermato Claudio Viti, presidente Aia-Figc sezione di Empoli –. Tuttavia, questa eccellenza non sarà completa fino a quando non sapremo esprimere, dentro e fuori dal campo, valori superiori rispetto a quelli attuali che purtroppo includono la violenza. Numerose associazioni e iniziative dimostrano che abbiamo il DNA per cambiare; dobbiamo coinvolgere sempre più persone per rendere il nostro calcio più bello.”

Per concludere, Claudio Del Rosso della Scuola del Tifo ha illustrato l’importanza del percorso che dal 2008 si svolge nelle scuole primarie dei comuni del comprensorio. “Il nostro è un progetto educativo su come comportarsi durante un evento sportivo, dove si tifa per e non contro. Rispetto, regole e legalità sono le tre parole chiave della nostra missione. La Scuola del Tifo promuove l’attaccamento al colore azzurro e combatte ogni tipo di violenza. Eventi come quello di ieri, che pongono al centro il calcio giovanile, sono fondamentali, così come la considerazione delle famiglie, quindi ben vengano iniziative di questo tipo”.

Durante la serata è stato proiettato il cortometraggio ‘Il Pallone Gonfiato’, realizzato da Calcio Fair Play Toscana, che, in chiave ironica, ha evidenziato le problematiche del settore, superabili con un semplice… applauso. È stata toccante anche la lettura di una lettera scritta dai giovani sportivi ai genitori, nonni e nonne, dove chiedono di applaudire semplicemente il giorno della ‘partita applaudita’, mentre loro saranno sugli spalti.

Fonte: Comune di Empoli – Ufficio stampa

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