Negozi, albergo nel sussidiario, verde pubblico, associazioni sportive sotto la Maratona, parcheggi e viabilità, sostenibilità e Rio Mosca: questi sono i temi principali affrontati ieri, 26 febbraio, nell’aula del Consiglio comunale durante la riunione della Commissione Congiunta, alla presenza del sindaco Alessio Mantellassi, della Presidente della Prima Commissione Permanente, Francesca Peccianti, e del Presidente della Terza Commissione Permanente, Jacopo Maccari. L’incontro, dedicato all’analisi del procedimento relativo al progetto di riqualificazione e aggiornamento dello Stadio Carlo Castellani, ha visto la partecipazione attiva dei membri del Consiglio comunale, tra cui Sabrina Ciolli, Leonardo Masi e Andrea Poggianti, oltre alla responsabile unica del procedimento (RUP), l’ingegnere Roberta Scardigli, e al consulente legale del Comune, il dottor Federico Orsi. Hanno preso parte anche numerosi cittadini del comitato Stadio SÌ ma NON così, armati di cartelli per manifestare le loro preoccupazioni riguardo al progetto.
L’Amministrazione comunale ha ribadito i punti sui quali non intende fare concessioni: le associazioni sportive devono rimanere sotto la maratona, si richiedono interventi sulla viabilità, come una rotonda in Viale delle Olimpiadi, e la protezione del verde nell’area retrostante il Palaramini, oltre alla salvaguardia del mercato settimanale. Tramite la discussione emergono anche i punti più controversi: il Comune richiede un numero ridotto di negozi rispetto ai 23 previsti dal progetto, oppone un veto sull’albergo nell’area del Sussidiario ma è disposta a “valutare un’ubicazione alternativa”, senza specificare dove. Infine, il tema delle imposte sembra confermare la posizione precedente, con l’obbligo di pagamento per le aree commerciali e l’esenzione per quelle sportive.
Sugli elementi menzionati, però, è assente una posizione formale da parte dell’Empoli FC. In Commissione ci si aspettava forse una risposta su ciascun punto da parte della società, ma il discorso è rimasto fermo alla già nota “disponibilità a rispondere alle necessità dell’Amministrazione così come comunicato alla stampa dalla società”, per usare le parole del sindaco. Se Mantellassi menziona dichiarazioni alla stampa, si concluderebbe che non c’è ancora una risposta formale, probabilmente nemmeno un incontro su questo tema. Che possa essere plausibile o meno, appare chiaro che la questione è ora rimandata alla Conferenza dei Servizi.
L’incontro inizia con un fuori programma: l’intervento di Francesca Peccianti, che si rivolge al sindaco Alessio Mantellassi ponendo una questione riguardo alla trasparenza degli atti relativi al progetto: “ai consiglieri comunali, che hanno tentato di consultare gli atti, è stato detto che in parte sono ‘secretati’ e possono solo essere visionati senza possibilità di ottenere copia. Un consigliere comunale, salvo specifiche eccezioni previste dalla legge, non è soggetto a segreti d’ufficio“, ha affermato Peccianti. Mantellassi ha evitato di affrontare la questione, evidenziando che, in assenza della segretaria generale, “se c’è una richiesta su come sia organizzato l’accesso agli atti, il segretario generale deve essere convocato in commissione. L’obbligo di non divulgazione è stabilito dalla legge. Non era stato concordato che ne avremmo discusso qui, ma può essere oggetto di approfondimento in un’altra occasione“.
Fatte tutte le premesse, il sindaco passa a presentare i temi di maggiore interesse per il vicinato di Serravalle:
“Per quanto riguarda gli esercizi di vicinato – spiega Mantellassi -, siamo consapevoli che possono contribuire alla sostenibilità economica del progetto, ma abbiamo richiesto di ridurre decisamente il numero di attività previste (attualmente 23), poiché una presenza così massiccia risulterebbe innaturale e impattante“.
Sul sussidiario, Mantellassi chiarisce: “Empoli FC, avvalendosi della Legge Stadi, richiede la cessione del diritto di proprietà dell’area per realizzare una struttura ricettiva. Tuttavia, la posizione dell’amministrazione comunale è chiara: non si costruirà un albergo lì. L’area, per come è configurata, non è adatta a un intervento di questo tipo. Se ci venisse proposta, potremmo considerare un’ubicazione alternativa“.
Invece, l’intenzione dell’Amministrazione comunale è quella di aprire il sussidiario alla collettività, abbattendo il muro e rendendolo uno spazio pubblico, destinato a verde o usi comuni. È stata anche proposta l’idea di spostare il mercato del giovedì sfruttando la nuova area del sussidiario: “la nuova area verde e la piazza del sussidiario potrebbero ospitare parte dei banchi del mercato, liberando così il viale e migliorando la viabilità, anche il giovedì“. Lo spostamento del mercato dovrà essere preceduto da un incontro con gli operatori del mercato.
Per quanto riguarda le associazioni sportive sotto la maratona, Mantellassi afferma che “dovranno rimanere lì“. Sul Palaramini: “proponiamo un intervento di manutenzione straordinaria al Palaramini, affinché tutta la comunità possa beneficiarne. Si tratterebbe di un supporto importante per attività sportive diverse dal calcio“. Nella proposta iniziale c’era l’idea di realizzare un parcheggio dove ora sorge l’area verde per i veicoli dei broadcast televisivi. L’amministrazione comunale non è disponibile a rinunciare a un’area verde di questo tipo. Proponiamo di permettere ai veicoli dei broadcast televisivi di parcheggiare nel parco solo nei giorni di partita, senza compromettere l’utilizzo dell’area per attività sportive all’aperto“.
Mantellassi interviene anche sulla questione viabilità precisando che “la viabilità di Viale Olimpiadi, in particolare l’incrocio davanti al Palaramini, deve essere regolata da una rotonda, già prevista nel progetto“.
In merito alle modifiche al progetto, contenute nella delibera, che prevedono l’assunzione finanziaria da parte dell’Empoli FC di cinque interventi, Mantellassi sostiene che “la disponibilità di Empoli FC ad accogliere le proposte, come comunicato alla stampa, la considero positivamente. C’è disponibilità a soddisfare le esigenze dell’Amministrazione“.
Gli interventi previsti includono: l’implementazione di una rotonda all’incrocio tra Viale delle Olimpiadi e via Guido Monaco, dove termina la pista ciclabile; una rotatoria nell’incrocio tra Guido Monaco e Francesco Berni; la gestione della viabilità in via Bisarnella, dove si svolge il mercato; il riammodernamento del Palaramini e la sistemazione del parcheggio del parco di Serravalle.
Il sindaco aggiunge che gli altri temi, non contemplati nella delibera e che non rientrano nelle indicazioni politiche fornite dalla Giunta, ma che riguardano il rispetto delle leggi, saranno rimessi alla conferenza dei servizi preliminare. “Si parlerà quindi – spiega Mantellassi – di coinvolgere gli enti competenti che saranno chiamati a fornire suggerimenti riguardo al rispetto delle falde, dei pozzi e del rischio idraulico, ma anche di tutti quei servizi, come fibra, acqua e gas, che passano sotto il terreno dello stadio. Ogni aspetto deve essere obbligatoriamente valutato e risolto“.
Leonardo Masi esprime preoccupazioni riguardo al progetto, domandando se siano stati considerati altri interventi o se il Comune abbia presentato un progetto alternativo finanziato da fondi pubblici. Sugli interventi alle infrastrutture dello stadio, Masi commenta: “non credo che la rimozione della pista d’atletica sia imposta dalla legge, così come lo spostamento del campo o la costruzione delle curve in quel modo. Capisco le difficoltà di un’amministrazione comunale nel gestire le spese e che un investimento di tale portata non possa rientrare nelle sue disponibilità. Tuttavia, come ricordava il sindaco, sono stati trovati 7 milioni per la pista e 9 milioni con il PNRR per il teatro. È possibile che il Comune sostenga finanziariamente il progetto?“.
Masi aggiunge che, considerando che Empoli non supera i 50mila abitanti e che il centro storico vive difficoltà commerciali, la costruzione di uno stadio in tali condizioni potrebbe danneggiare ulteriormente il commercio. Inoltre, nel caso della realizzazione della struttura ricettiva proposta da Empoli FC, potrebbero sorgere problematiche anche riguardo al turismo, senza contare il rischio di ostacolare gli imprenditori alberghieri. “Siamo certi che, data la situazione degli alberghi nella nostra area, la struttura ricettiva di tale grandezza non avrà conseguenze gravi sul tessuto sociale ed economico della città?“.
Sabrina Ciolli è intervenuta sulla questione dell’albergo, definendola una “concorrenza sleale” nei confronti degli altri imprenditori locali, che devono acquistare il terreno, mentre questo sarebbe fornito gratuitamente dal Comune. Infine, riferendosi alla sostenibilità economica del progetto, ha espresso preoccupazioni sui numeri necessari a giustificare l’investimento, in particolare in merito ai servizi commerciali previsti per i negozi di vicinato. Ha richiesto chiarimenti sui servizi offerti, con “voci che parlano di bar e ristorante e di un supermercato“.
Dubbi sono stati sollevati anche da Andrea Poggianti sulla questione delle falde acquifere nella zona di Serravalle, chiedendo “maggiori assicurazioni ai cittadini“, e si è allineato a Masi riguardo alla struttura ricettiva e l’impatto sul commercio nel centro storico. Su quest’ultimo punto, si è domandato se verrà adottata la stessa strategia di mitigazione utilizzata in precedenza con il ‘Coppone’, che altrimenti, secondo lui, “darebbe un’ulteriore mazzata al centro storico“.
In merito al mercato, durante i lavori, Poggianti ha riportato le preoccupazioni di alcuni commercianti ambulanti, che esprimono dubbi riguardo allo spostamento del mercato durante l’esecuzione dei lavori.
L’ultimo punto sollevato riguarda l’altezza del nuovo stadio e la sua valutazione rispetto al decoro architettonico. “L’altezza e la copertura – afferma Poggianti – non giustificano il numero di posti a sedere e comprometterebbe la visibilità a tutti i residenti della frazione“. In modo provocatorio chiede inoltre se lo stadio avrà “una forma mirabolante come il ‘fischietto’ del teatro Ferruccio“.
Mantellassi risponde a ciascun punto: “L’Amministrazione comunale non ha richiesto all’Empoli calcio di presentare una proposta di rifacimento dello stadio. È una possibilità prevista dalla legge stadi e l’Amministrazione è obbligata a valutarla. Abbiamo considerato la proposta ma non abbiamo realizzato un’altra in risposta. Se avessi anche solo 1 milione da investire – aggiunge – non lo investirei nello stadio. I 7 milioni sono stati reperiti grazie al contributo della città metropolitana e a un mutuo dell’amministrazione comunale, mentre i 9 milioni del PNRR a fondo perduto per la cultura. Se c’è un settore sportivo in grado di adattare il proprio impianto, quello è il calcio, mentre l’atletica non può farcela. Preferisco investire nel settore culturale piuttosto che nel calcio di Serie A. L’unica parte di contributo che l’Amministrazione comunale può fornire, e che ci è stata richiesta, è la cessione di proprietà.”
Riguardo ai negozi nel centro storico, il sindaco commenta, spiegando che nonostante la delibera preveda una riduzione del numero di negozi di vicinato, il problema è rappresentato dalla concentrazione di molti negozi in un’unica area. Riguardo alla vitalità commerciale del centro storico, Mantellassi rassicura affermando che “il centro soffre come tanti altri centri storici in altre città, ma nel nostro si registra una certa vivacità: attualmente si contano una quindicina di fondi sfitti, in calo rispetto al mese scorso e in netto contrasto con la situazione di 10 anni fa, quando se ne contavano addirittura 50.”
Riguardo alle tipologie di attività commerciali previste, il sindaco chiarisce che nel progetto “non è stata presentata alcuna specifica marca commerciale“. Quanto ai punti ristoro, Orsi specifica che “nel progetto non sono menzionati e non sappiamo se il bar sarà aperto tutti i giorni. È possibile che l’Empoli FC decida su questo aspetto entro l’apertura della conferenza dei servizi“.
Per quanto riguarda il decoro e l’altezza, Mantellassi rimanda la discussione alla conferenza dei servizi, mentre in relazione a falde, pozzi e Rio Mosca, sono intervenuti sia l’Ing. Scardigli che il Dottor Orsi: “per quanto riguarda le falde acquifere – spiega Scardigli -, non ci sono pozzi nell’area dello stadio, ma saranno compiute indagini per accertare la presenza di condotte da spostare, poiché le mappe non sono precise“.
“In merito al Rio Mosca – spiega Orsi – un primo approfondimento ha confermato che non ci sono pozzi o falde nelle mappe disponibili. Il percorso del Rio Mosca, che un tempo attraversava varie vie, è stato declassato a fosso e non presenta più acqua. Non risultano corsi d’acqua sotto lo stadio e la conferenza dei servizi inviterà enti ambientali per ulteriori verifiche“.
Riguardo ai parcheggi, invece, l’Ing. Scardigli chiarisce che “quelli di superficie rimarranno a uso pubblico e non sarà concesso spazio al di fuori del perimetro dello stadio, salvo, per legge regionale, una piccola porzione sotto la curva che dovrà prevedere dei ‘parcheggi di relazione’, che non sappiamo se saranno a pagamento“. Quanto ai parcheggi sotterranei, non è chiaro se creeranno o meno reddito per l’ente.
La delegazione del comitato Stadio SI ma NON così, composta da cittadini residenti nell’area dello stadio, esprime forte disappunto: “È un’offesa all’intelligenza umana, per noi che abbiamo combattuto e sacrificato per rendere Serravalle bella come è oggi. Ora che ci vogliono portare via ciò che abbiamo costruito negli anni, siamo pronti a manifestare“.
Niccolò Banchi