"Sono morto e risorto": Sestini esprime gratitudine e spera di tornare a casa presto.

“Sono morto e risorto”: Sestini esprime gratitudine e spera di tornare a casa presto.

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Sestini impegnato, in una scena del backstage del calendario della Polizia di Stato 2024, copyright © 2023 Massimo Sestini

Dopo il momento critico, il fotoreporter Massimo Sestini, in un messaggio indirizzato all’Associazione Stampa Toscana, esprime la sua gratitudine verso i colleghi e amici che lo hanno supportato durante queste difficoltà.

“Mi sono sentito morire e poi rinascere. Posso rivolgermi nuovamente a voi grazie alla rapidità e alla competenza di un istruttore subacqueo che mi ha recuperato nel lago ghiacciato di Lavarone, non avendomi visto emergere”. – afferma Sestini, il quale sottolinea il suo impegno di fotoreporter, sempre presente ovunque ci fosse bisogno di informare: “Ero lì, come sempre, per svolgere il mio lavoro: informarvi attraverso le immagini. Ho sempre fatto questo in qualsiasi luogo, anche nelle condizioni più estreme: nell’aria e, come in questo caso, nell’acqua. Il rischio è parte integrante della nostra professione. È andata bene. Spero di poter tornare a casa la prossima settimana”.

Sestini scrive con fatica e in modo impulsivo, ma desidera “ringraziare tutti per la straordinaria manifestazione di affetto che mi è stata dedicata – aggiunge -. In attesa di rivedervi, lasciate che vi abbracci idealmente. Sapere che ci siete stato un’enorme carica per la mia ripresa”.

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