Riguardo alle recenti affermazioni rilasciate dai partiti di centrosinistra di Certaldo sul tema della sicurezza, riteniamo opportuno presentare alcune osservazioni, già enunciate nell’ultima commissione di garanzia e controllo, per fare chiarezza, confutare le inesattezze e ripristinare la verità sui temi trattati.
È sorprendente che proprio coloro che hanno amministrato le politiche locali negli ultimi decenni parlino oggi di “sicurezza integrata” senza nessun accenno di autocritica. È importante ricordare che i tagli alla Polizia Locale dell’Unione del Circondario Empolese-Valdelsa sono il risultato di decisioni politiche adottate dalle amministrazioni di centrosinistra, a partire dal 2012, anno della creazione dell’Unione dei comuni del circondario Empolese-Valdelsa. Questi tagli hanno significativamente ridotto le risorse disponibili, compromettendo la presenza degli agenti sul territorio e l’efficacia dei controlli.
Le recenti affermazioni riguardanti le assunzioni di agenti di Polizia Municipale sono, tra l’altro, chiaramente fuorvianti. Queste assunzioni non sono esclusive del Comune di Certaldo, come qualcuno potrebbe far credere, ma riguardano l’intera Unione dei Comuni. Si tratta di interventi limitati che non colmano affatto le lacune create da anni di gestione finalizzata a un sistematico smantellamento del corpo. Il centrosinistra non può esimersi dalle sue responsabilità in merito.
Per quanto concerne i tagli al bilancio, il centrosinistra continua a scaricare le colpe sul Governo Meloni. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che i problemi strutturali derivano dalle politiche economiche e amministrative degli esecutivi di centrosinistra che si sono alternati negli anni. Il decreto Madia, per esempio, ha fortemente penalizzato gli enti locali e le Forze di Polizia, segnando l’inizio di un processo di depotenziamento che il Governo Meloni sta finalmente invertendo. Questo governo ha avviato un percorso di reinserimento degli organici delle Forze di Polizia e ha firmato un contratto nazionale tra i più vantaggiosi di sempre.
È inquietante, inoltre, che il centrosinistra continui a criticare chi denuncia il preoccupante stato della sicurezza urbana. Secondo loro, parlarne vorrebbe dire “alimentare tensioni e allarmismi”. Tuttavia, è proprio il centrosinistra che, quando le Forze dell’Ordine vengono attaccate verbalmente e fisicamente nelle piazze, resta in silenzio, contribuendo così a delegittimare chi quotidianamente garantisce la sicurezza dei cittadini. La coerenza dovrebbe essere la minima aspettativa da chi aspira a governare.
In merito alla sicurezza integrata, va ricordato che la sicurezza urbana è una responsabilità diretta del sindaco. Se oggi ci sono problemi di coesione sociale e integrazione, ciò è anche frutto di politiche locali inefficaci e di scarsa attenzione verso le reali necessità dei cittadini. È noto che al centrosinistra non piace un territorio presidiato dalle Forze dell’Ordine, perché predilige politiche di accoglienza indiscriminata. Tuttavia, non possiamo dimenticare che uno dei compiti del sindaco include il contrasto all’immigrazione clandestina e la salvaguardia della coesione sociale.
Invitiamo dunque il centrosinistra a superare la propaganda sterile e le strumentalizzazioni, per avviare un dialogo costruttivo. La sicurezza non è uno slogan né un tema da sfruttare per scopi elettorali: si tratta di una questione seria, che richiede responsabilità, azioni concrete e il coraggio di riconoscere i propri errori. Per esempio, semplici azioni come accendere un lampione in più o riqualificare una zona degradata del paese sarebbero passi concreti!
La sicurezza dei cittadini non deve essere solo dichiarata a parole né ridotta a slogan: si costruisce mediante serietà, trasparenza e azioni tangibili. È fondamentale adottare misure reali e riscontrabili per garantire una maggiore sicurezza nel territorio, collaborando con tutte le istituzioni competenti e adottando un approccio pragmatico, senza lasciare spazio a sterili polemiche ideologiche che non apportano alcun vantaggio concreto alla comunità. Esortiamo quindi il centrosinistra a un confronto serio e costruttivo, abbandonando definitivamente la pratica della propaganda strumentale e ponendo al centro il bene comune.
Fonte: Fratelli d’Italia – ufficio stampa