Rischio idraulico nella Valdelsa: aggiornamenti a Cerreto Guidi con l'assessora Monni e interventi attesi da 58 milioni

Rischio idraulico nella Valdelsa: aggiornamenti a Cerreto Guidi con l’assessora Monni e interventi attesi da 58 milioni

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Oggi si è svolta una mattinata ricca di eventi presso la Sala del Consiglio di Cerreto Guidi, dove i sindaci dell’Empolese Valdelsa e diversi rappresentanti locali, come l’Associazione La Valle di Leonardo, si sono riuniti per valutare gli interventi e i contributi necessari nelle aree colpite dagli eventi alluvionali di novembre 2023.

All’assemblea ha partecipato, oltre alla sindaca di Cerreto Guidi, Simona Rossetti, anche l’assessora all’Ambiente e ai Lavori Pubblici della Regione Toscana, Monia Monni, che ha fornito aggiornamenti sui progetti di prevenzione del rischio idraulico previsti per l’Empolese Valdelsa. L’importo per la realizzazione delle opere necessarie per la sicurezza del territorio della Valdelsa, in attesa di risorse statali, ammonta a 58.227.733 milioni di euro. Tra gli interventi previsti, ci sono 16 milioni destinati al comune di Cerreto Guidi, con particolare attenzione alla frazione di Stabbia.

La sindaca di Cerreto Guidi Simona Rossetti ha definito l’incontro “una tappa significativa, poiché il territorio è stato ascoltato e abbiamo fornito un resoconto alle domande dei cittadini in seguito all’evento alluvionale di novembre 2023. È stato un confronto costruttivo sulla pianificazione e sulle modalità di collaborazione. La proposta della Valdelsa è di lavorare insieme, istituendo un tavolo di coordinamento aggiornato tra i Comuni dell’Empolese Valdelsa, che già dispone di efficaci strutture di protezione civile, la Regione tramite il Genio civile, i consorzi e la Città metropolitana. Ciò ci consentirà di integrare le pianificazioni attuali con le future proposte. Il territorio è pronto a intraprendere progettazioni, e la Regione ha mostrato disponibilità a fornire risposte significative, a partire da Stabbia e dagli interventi per il Ponte di Masino.”

Insieme all’assessora e alla sindaca, era presente anche il Presidente del Consorzio di Bonifica Bassovaldarno Maurizio Ventavoli, che ha commentato: “Abbiamo collaborato strettamente con il Genio Civile della Regione per assicurare interventi rapidi e affrontare efficacemente l’emergenza idraulica che ha colpito Cerreto Guidi e Vinci.” “Oltre agli interventi di somma urgenza – ha continuato – abbiamo effettuato lavori di manutenzione straordinaria per ripristinare la piena operatività dei corsi d’acqua, cruciali per la sicurezza della comunità. Questi interventi sono stati effettuati principalmente sui corsi d’acqua Vincio e Vinciarello, dove abbiamo realizzato opere di riprofilatura degli alvei e il ripristino delle condizioni ottimali per il deflusso. Abbiamo investito risorse significative per garantire la sicurezza del territorio, assicurando il corretto funzionamento del sistema idraulico locale e riducendo il rischio di nuove criticità.”

foto di gonews.it

L’assessora Monni ha illustrato i piani d’investimento sia per la costruzione di nuove opere sia per la ricostruzione: “Il piano per i fabbisogni – ha spiegato Monni – è pari a 1 miliardo di euro, di cui 58 milioni destinati a quest’area e 16 milioni esclusivamente per Cerreto Guidi. Stiamo ora aspettando di conoscere la dotazione finanziaria che il Dipartimento di Protezione civile nazionale metterà a disposizione della Toscana per rafforzare la resilienza del nostro territorio di fronte a un clima sempre più imprevedibile. Attendiamo con ansia e preoccupazione, poiché i fondi disponibili provengono unicamente dal Fondo Nazionale per le Emergenze, e altre regioni hanno beneficiato di norme primarie con risorse da diversi fondi. Inoltre, conosciamo le procedure e sappiamo che il Fondo non ha inesauribile capienza: deve coprire sia le esigenze passate che quelle future fino a fine anno.”

Nel frattempo, l’assessora ha ricordato che la Regione ha versato 12 milioni di euro alla contabilità del Commissario per l’emergenza, il presidente Eugenio Giani, e sta conducendo studi idraulici sui punti più critici. Al termine di questi studi, si procederà con la progettazione degli interventi per essere pronti non appena le risorse saranno disponibili.

“In particolare” – ha chiarito Monni – il torrente Vincio è sotto monitoraggio speciale, poiché sarebbero necessarie due casse di espansione. Tuttavia, il Governo non finanzierà tali interventi, poiché i fondi saranno destinati esclusivamente a opere che possono essere completate entro un termine di emergenza, ovvero meno di due anni. Onestamente, non comprendo la logica di questa scelta. Le casse di espansione richiedono tempistiche più lunghe, anche solo per gli espropri, quindi dovremo trovare altre soluzioni di finanziamento.”

I lavori per arginare i problemi del Vincio, che preoccupano molto gli abitanti di Stabbia, comprenderanno la risagomatura del corso d’acqua e l’abbattimento e la ricostruzione del ponte di Masino. Tuttavia, si tratta di interventi che richiederanno tempo e che probabilmente non risolveranno completamente le problematiche di rischio idraulico nella frazione, situata in una posizione ‘sfortunata’, in cui la conformazione del territorio ostacola il corretto deflusso dell’acqua.

Un altro intervento particolarmente urgente per garantire la sicurezza della Valdelsa è quello riguardante il ponte di Masino, che potrebbe fornire sollievo all’area di Stabbia, già fortemente danneggiata. “Per questo – ha aggiunto l’assessora – abbiamo deciso di finanziarlo con fondi regionali (DODS) per accelerare il più possibile le tempistiche. Proseguiremo” – ha concluso – per garantire la sicurezza dei cittadini e la resilienza del nostro territorio, ma abbiamo bisogno di risorse adeguate e di una visione a lungo termine per affrontare le sfide imposte dal cambiamento climatico.”

La presidente dell’Associazione La Valle di Leonardo, Valentina Prisco, ha accolto positivamente questi interventi, ma ha ribadito l’importanza di un approccio più globale alla gestione del corso d’acqua: “è fondamentale che le opere di risagomatura vengano considerate in un’ottica complessiva, tenendo conto dell’intero sviluppo del Vincio, dalla sorgente fino alla valle.”

Inoltre, la presidente ha sottolineato l’importanza delle casse di espansione per il Vincio e il Vinciarello, “essenziali per la sicurezza del territorio e fondamentali affinché rimangano una priorità per le istituzioni.”

Riguardo agli interventi necessari a fronteggiare gli eventi estremi che sempre più interessano il nostro territorio, l’assessora Monni ha dichiarato che “richiedono studi sempre più approfonditi e il lavoro coordinato tra Protezione Civile, gestione del suolo e il Comitato tecnico-scientifico ha portato a un rinnovamento del concetto stesso di prevenzione. Ogni emergenza è unica e le previsioni non garantiscono con accuratezza come si verificheranno gli eventi. Ogni esperienza ci insegna a perfezionare tali procedure.

Infine, riguardo ai tempi incerti di erogazione dei finanziamenti, Monni conclude affermando che “la scelta del territorio è stata quella giusta: dare priorità agli interventi più urgenti, poiché realisticamente non sarà possibile, almeno nel breve periodo, realizzare tutto immediatamente.”

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