Regionali 2025, Stella (FI): "È necessario un candidato moderato che si rivolga anche alla sinistra"

Regionali 2025, Stella (FI): “È necessario un candidato moderato che si rivolga anche alla sinistra”

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Nelle ultime giornate, il centrodestra si è riunito per discutere di un nome comune in vista delle prossime Regionali 2025. Sebbene la riunione non sia terminata in modo particolarmente positivo, la questione del candidato è stata ‘passata’ a Roma. Non è emerso alcun nome unico, ma verrà presentata una lista di candidati che i partiti sottoporranno ai loro vertici nazionali, dove sarà presa una decisione finale. Si delinea così la situazione relativa alla scelta del candidato del centrodestra in Toscana, lasciando però la decisione finale a Roma.

Due nomi sono già in circolazione: Alessandro Tomasi per FdI e Elena Meini per la Lega. Anche Marco Stella, coordinatore regionale di FI e già consigliere e vicepresidente del consiglio regionale, è da tempo al centro delle discussioni. Stella ha costantemente sollecitato la coalizione, proponendo per primo l’idea delle primarie e sostenendo con fermezza che il candidato dovrebbe rispondere a specifiche esigenze. Non si arrende a logiche di coalizione e non vuole essere subordinato ai diktat di eventuali ‘soci di maggioranza’.

Questo approccio è emerso chiaramente in una intervista di gonews.it su Radio Lady. Sebbene sembri naturale considerarlo uno dei candidati di Forza Italia, Stella precisa: “Chi lo ha detto? Non abbiamo ancora ufficializzato nulla! Potremmo proporre anche più nomi.”

Tuttavia, per il coordinatore regionale di FI, non si tratta solo di nomi o di partiti, ma di figure da presentare: il fulcro della strategia politica deve essere “un candidato moderato” capace di “attrarre i voti degli astenuti e del mondo civico“, ma anche “del centrosinistra, poiché i nostri numeri non sono sufficienti per vincere“. Quindi, il candidato ideale deve avere in primis la dicitura ‘moderato’ sulla sua carta d’identità e “non deve vergognarsi” di cercare voti a sinistra. Nonostante sia un esponente di FdI, Tomasi sembra aver scelto un profilo moderato aperto al civico e al centro. Allo stesso modo, Elena Meini sembra rispondere a queste aspettative, presentandosi come un profilo molto diverso rispetto al discutibile (chissà quanto realmente candidabile) generale Vannacci o a Susanna Ceccardi. Su questo, pare che il centrodestra sia compatto.

Dopo le scelte estreme delle passate Regionali con il pieno supporto a Ceccardi, il Cdx sembra voler affrontare la Regione senza attacchi da destra, puntando a erodere il sostegno alla roccaforte rossa. Si tratta di una strategia più moderata che sembra premiare chi si dimostra più moderato del resto. Forza Italia sembra orientarsi verso questo: “Siamo un partito dei ricchi, ma anche degli ultimi“, ricordando Stella, che menziona anche welfare, sanità pubblica e assegni familiari. Forza Italia intende recuperare le istanze che il centrosinistra ha lasciato un po’ in ombra, presentandosi come il paladino del welfare e degli ultimi per guidare il centrodestra e attrarre i voti degli insoddisfatti della roccaforte rossa.

Nei prossimi giorni, Forza Italia comunicherà “il nome o i nomi“. Lo annuncia lo stesso Stella: “Stiamo lavorando per una data come il 26-27 ottobre 2025; da anni ci stiamo preparando”: inizia la campagna elettorale!

L’intervista completa su Radio Lady 97.7

“Ieri abbiamo avuto una riunione molto fruttuosa; era da tempo che non ci incontravamo. Sono emersi i nomi di Elena Meini per la Lega e di Alessandro Tomasi per FdI, li conosco bene. Ho condiviso con Meini quattro anni, è capace di mantenere coesa la coalizione di centrodestra. Con Tomasi collaboriamo a Pistoia da otto anni, e riconosco le sue qualità. Forza Italia comunicherà il proprio nome entro questa settimana. Abbiamo una classe dirigente composta da politici e persone cresciute all’interno dei partiti, il che va a beneficio di tutto il centrodestra. Abbiamo stabilito un solo paletto ieri: il centrodestra unito è una precondizione per andare avanti, indipendentemente dal nome scelto. Questa rosa di nomi sarà proposta al livello nazionale e ci aspettiamo di trovare un’unità di intenti, consapevoli che sei regioni andranno al voto. Una volta trovato il candidato, faremo campagna elettorale al suo fianco.”

“Sono un sostenitore delle primarie, ritenevo giusto che fosse il popolo a decidere. Non è stato possibile farle, ed è un peccato. Dobbiamo riconoscere ora che non abbiamo i tempi. La rosa di nomi è quindi necessaria. I profili sono molto diversi; penso a Meini e Tomasi, che hanno esperienze e curriculum distinti. Serve un profilo che allarghi il perimetro del centrodestra, non solo verso le forze civiche, poiché gli elettori di centrodestra da soli non bastano per vincere. La questione dei numeri è cruciale. È fondamentale attrarre anche coloro che si astenuto e chi vota in centrosinistra, senza vergognarcene, poiché ci sono persone che potrebbero non riconoscersi in una proposta di sinistra. Serve un profilo moderato che si rivolga alla società civile e possa attrarre voti dal centrosinistra.”

“Non posso esprimere giudizi sugli altri. Meini e Tomasi sono entrambi ottimi candidati per la carica di governatore. Per Forza Italia, però, il profilo deve includere quelle caratteristiche: è necessario arrivare all’elettorato di centrosinistra, consolidare il nostro elettorato tradizionale, guardare all’astensionismo e tentare di parlare a chi potenzialmente possa riconoscersi in un programma di centrosinistra di cinque anni fa.”

“No, la politica si basa sui voti, non sui veti.”

“Chiunque sia dall’altra parte conta poco; non scegliamo in base a chi seleziona il centrosinistra. Osservo solo che Giani ha aumentato l’aliquota Irpef, ci sono oltre 270 milioni di deficit nel sistema sanitario, il governo di sinistra vuole rendere a pagamento la Fi-Pi-Li, le infrastrutture non sono progredite e ci sono oltre 63 tavoli di crisi aperti che non hanno avuto risposta dalla Regione, mentre la disoccupazione cresce. La domanda da porre agli elettori è: siete più o meno ricchi rispetto a dieci anni fa? Vi curate meglio o peggio? I toscani stanno peggio; perché continuare a votare per la sinistra?”

“Entrambi sono elementi determinanti. ‘Senza impresa non c’è ripresa’, diceva Silvio Berlusconi, ed è verissimo. Tuttavia, una delle prime cose che faremo sarà introdurre il quoziente familiare. Se una famiglia ha due figli, deve pagare meno tasse. Rivolgeremo anche attenzione a politiche occupazionali, come implementare asili nido nelle aziende. Inoltre, la sanità consuma gran parte delle spese familiari, e dobbiamo fornire risposte anche in quest’ambito. Attualmente, i tempi di attesa per una visita medica sono molto lunghi e si è costretti a ricorrere al privato. È necessario intervenire, e ciò può essere compatibile con il bilancio se si razionalizza, iniziando a far funzionare meglio ESTAR, parlandone con primari, medici e infermieri per capire come ridurre il tempo di permanenza in ospedale e diminuire l’accesso al pronto soccorso, che rappresenta una vera criticità sociale.”

“Noi siamo pronti. Immagino che le elezioni non possano essere rinviate. Stiamo lavorando per una data come il 26-27 ottobre 2025; da anni ci stiamo preparando”.

Fonte: Giovanni Mennillo

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