Circa 400 individui e 100 veicoli sono stati identificati dai Carabinieri della Compagnia di Borgo San Lorenzo in seguito al rave party svoltosi nella cava dismessa a Badia di Susinana di Palazzuolo sul Senio tra l’8 e il 9 marzo scorsi.
Tra le numerose infrazioni, sia amministrative che penali, contestate, 5 individui sono stati segnalati per uso personale di sostanze stupefacenti, poiché trovati in possesso di marijuana, hashish, cocaina, ketamina e pillole di droga sintetica. In un veicolo controllato dopo la conclusione dell’evento, è stato scoperto e sequestrato il materiale utilizzato per l’organizzazione del raduno musicale non autorizzato, comprendente vari altoparlanti e casse di grandi dimensioni, mixer, microfoni, luci, generatori di corrente, una macchina per il fumo artificiale, un pannello solare, vari cablaggi elettrici, insieme a molto altro materiale. I 3 giovani trovati in possesso delle attrezzature, provenienti da un’altra regione, sono stati denunciati a piede libero come organizzatori del rave party.
Grazie ai controlli, proseguiti anche il giorno successivo all’evento, la mattina del 10 marzo i Carabinieri di Marradi hanno monitorato 3 giovani a piedi nel centro del paese, diretti verso la stazione ferroviaria per rientrare in Liguria. I tre, provenienti dal rave party di Palazzuolo sul Senio di ieri, sono stati trovati in possesso di sostanze stupefacenti e di un coltello a serramanico. Tutto è stato sequestrato e per il giovane con il coltello è scattata la denuncia a piede libero per porto abusivo di arma da punta e da taglio. Un altro è stato segnalato per uso personale di sostanze stupefacenti poiché trovato in possesso di quasi 3 grammi di hashish. Infine, all’ultimo sono stati sequestrati 12,5 grammi di ketamina suddivisi in dosi, un bilancino di precisione e una somma di 135 euro, ritenuta provento di spaccio; pertanto, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e posto a disposizione della Procura della Repubblica di Firenze.
Il giovane è stato presentato davanti al Giudice del Tribunale di Firenze, che ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di firma presso un ufficio di polizia a Genova.