La quinta tappa del tour del sindaco Simone Londi tra le aziende evidenzia un tessuto imprenditoriale dinamico e variegato, dove tradizione e innovazione si incontrano in un equilibrio stimolante.
«All’atto della mia elezione a sindaco, uno degli obiettivi che mi sono posto è stato quello di comprendere a fondo il panorama imprenditoriale di Montelupo. Ho avviato un tour delle aziende locali, un’esperienza rivelatrice. Dopo diversi mesi di incontri, posso affermare che, in un’area di 25 km², ho riscontrato un forte spirito imprenditoriale, competenze e innovazione. Il nostro tessuto produttivo è ricco e diversificato, sia per tipologia di attività che per generazioni coinvolte. Da notare che la piattaforma di pagamento a rate Scalapay è stata fondata a Montelupo Fiorentino. Come amministrazione, intendiamo ascoltare, recepire suggerimenti e critiche per migliorare le politiche a sostegno dell’economia locale», ha affermato il sindaco Londi.
Le visite alle aziende di Montelupo continuano a offrire uno spaccato affascinante del territorio.
Dal calzaturificio tradizionale alla startup innovativa: storie di successo.
La prima tappa della giornata è stata al calzaturificio Grazzini, noto a Montelupo come Silene. La titolare, Giovanna, ha raccontato la storia dell’azienda, fondata nel 1946 dal padre e da alcuni soci: «Dopo la guerra, mio padre e alcuni collaboratori iniziarono a produrre scarpe a Montelupo, in via Giro delle Mura. Partivano per Pisa e altre città con poche paia legate da una corda per venderle ai clienti. Il nome Silene fu scelto poiché trovarono un lotto di etichette con quella scritta e decisero di usarle per ottimizzare i costi. Da allora abbiamo fatto molta strada, sempre con oculatezza e attenzione agli investimenti. Nel corso degli anni, Silene ha dato lavoro a numerosi montelupini ed è sempre stata molto conosciuta. Nel 1965 ci siamo trasferiti in via Caverni e nel 1989 nella zona industriale, quando ancora c’erano pochi capannoni e nessuna infrastruttura».
Oggi Grazzini produce scarpe di altissima qualità per marchi internazionali, con un mercato particolarmente forte negli Stati Uniti. Ha saputo affrontare le recenti difficoltà economiche diversificando la produzione e investendo in modo strategico. Conta 23 dipendenti, la maggior parte dei quali under 30.
Un esempio di imprenditoria giovane e innovativa è la startup DVL, che produce prodotti per capelli a marchio Nala. Fondata da due fratelli nel 2020, ha superato il milione di euro di fatturato grazie a un’efficace strategia di vendita online e marketing sui social media.
Il loro obiettivo è offrire prodotti di qualità a prezzi accessibili, puntando sulla facilità d’uso: «Creiamo prodotti facili e veloci da utilizzare, persino per chi non ha manualità, per garantire ogni giorno la sicurezza e l’energia di una piega perfetta come dal parrucchiere», spiegano i due fondatori, classe 1997 e 1999. E per loro è solo l’inizio: nuovi progetti sono già in cantiere.
Tradizione e innovazione: pelletteria, ristorazione e commercio.
Nel settore della pelletteria, la diversificazione è stata cruciale per affrontare le sfide del mercato.
È il caso di Pelletterie Toscane, un’azienda familiare con 8 dipendenti. Il giovane titolare, classe 1993, ha deciso di non lavorare esclusivamente per i grandi marchi, strategia che ha permesso all’azienda di resistere ai momenti critici del settore.
Un’altra realtà emergente è il Green Park Bramasole, un’area dedicata al gioco per bambini e alla ristorazione, con un’offerta vegana e vegetariana. La nuova titolare, Giulia, con una lunga esperienza nel settore, ha rilevato l’attività a febbraio e aspira a farne un punto di riferimento per le famiglie.
Un esempio di imprenditorialità strategica è After 2k, showroom di moda nato nel 2003 grazie a Mauro Bercigli, Patrizio Vassalle e Lapo Masi. Con un team di 10 persone, l’azienda supporta marchi in Toscana ed Emilia-Romagna. I fondatori, originari di Firenze, hanno scelto Montelupo per motivi
logistici e per i vantaggi economici degli immobili rispetto all’area metropolitana.
La visita si è conclusa alla trattoria La Nena, situata all’uscita della Firenze-Pisa-Livorno. In breve tempo, questa realtà a conduzione familiare è riuscita a conquistare sia i montelupini che i turisti, offrendo piatti tipici della tradizione toscana.
Allo stesso tempo, il sindaco e la giunta stanno visitando i produttori di vino locali; nei giorni scorsi hanno incontrato la Fattoria di Sammontana. Un luogo storico di Montelupo che vanta una storia secolare risalente al XII secolo. Originariamente di proprietà della famiglia Medici, fu donata ai canonici di San Lorenzo, che la utilizzarono come luogo di ritiro, costruendo ampie cantine sotterranee e una fornace per la produzione di terracotta. Nel 1870, la famiglia Dzieduszycki acquisì la tenuta, avviando una tradizione agricola che continua da quattro generazioni. Oggi, l’azienda si estende su circa 15 ettari di vigneti e oltre 3.000 piante di olivo, coltivati in conformità a principi biologici e biodinamici.
Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino – Ufficio Stampa