Con l’approvazione da parte del Consiglio comunale del documento di controdeduzione alle osservazioni e ai contributi del Piano Strutturale Intercomunale avvenuta giovedì 20 febbraio 2025, il comune di Empoli si allinea a quanto già deciso negli altri comuni dell’area empolese, ovvero Cerreto Guidi, Capraia e Limite, Montelupo Fiorentino e Vinci, confermando così una tappa fondamentale verso l’approvazione finale. Hanno votato a favore il Partito Democratico, la lista Alessio Mantellassi Sindaco, Questa è Empoli, Alleanza Verdi Sinistra, mentre si sono astenuti Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia, e si sono dichiarati contrari Buongiorno Empoli-Siamo Empoli e Forza Italia-Empoli del Fare.
Il Piano Strutturale Intercomunale rappresenta un atto di pianificazione territoriale, comprendendo un quadro conoscitivo, lo statuto del territorio e una strategia per lo sviluppo sostenibile. Non si limita solamente alle aree residenziali, produttive e rurali, ma include anche tavole e approfondimenti relativi ai rischi idraulici, sismici e alle caratteristiche uniche dell’area empolese.
Si tratta di un processo complesso, volto a tutelare i cittadini e le autorità competenti, che, nel caso di Empoli, definisce lo sviluppo di cinque comuni.
LA DICHIARAZIONE – Siamo giunti a un traguardo significativo del Piano Strutturale Intercomunale – ha dichiarato il sindaco Alessio Mantellassi, che gestisce il settore Urbanistica – dopo aver completato tutti gli adempimenti necessari, abbiamo votato le osservazioni e i contributi ricevuti, chiudendo la fase avviata con il percorso partecipativo. Ringrazio gli uffici, le amministrazioni degli altri quattro comuni e tutti coloro che hanno contribuito, apportando elementi preziosi per lo sviluppo del territorio.
“Non intendiamo fare passi indietro in questa pianificazione: sarebbe un grave danno all’economia locale. Molti cittadini, imprenditori e persone attendono il rinnovamento degli strumenti urbanistici. È essenziale procedere in modo efficace e rapido. Il Piano programma lo sviluppo della città con attenzione e ponderatezza. Le aree di espansione sono integrate con quelle esistenti, ben delineate e con limitazioni di crescita. Il piano fornisce una visione complessiva dell’area, promuovendo uno sviluppo organico e non caratterizzato da ripetizioni inutili.”
“L’introduzione di vincoli legati al rischio idraulico garantirà la protezione delle aree necessarie, e gran parte del territorio verde sarà tutelato. Rigenerare le aree attualmente in disuso rappresenta un’altra sfida che coglieremo”.
LA STORIA DEL PIANO – Empoli è il comune capofila che, dal 2017, anno in cui è stato scelto di gestire il percorso di pianificazione territoriale in modo associato, coordina il Piano Strutturale Intercomunale chiamato ‘della Città e Territorio delle Due Rive’, in riferimento all’Arno.
Prima dell’adozione del Piano, sono stati raccolti contributi attraverso un Avviso Pubblico per la presentazione di proposte, inseriti in un articolato processo partecipativo denominato Due rive per un Piano, durato otto mesi e sviluppatosi all’interno dei comuni della zona, attraverso incontri e confronti con momenti di ascolto sul territorio.
L’APPROVAZIONE DELLE CONTRODEDUZIONI DI OGGI – Come è stato affermato, siamo a metà del percorso: nella votazione del 20 febbraio, Empoli ha approvato le controdeduzioni del Piano Strutturale Intercomunale, dopo aver esaminato le 84 osservazioni e i contributi presentati da cittadini ed Enti. Gli uffici competenti del PSI hanno provveduto a esaminare e valutare le osservazioni e i contributi ricevuti. Il Consiglio comunale ha messo in votazione tutte le osservazioni tenendo conto del parere dell’Ufficio di Piano.
La proposta di documento contenente le controdeduzioni alle osservazioni e contributi ricevuti, insieme alla documentazione del piano, modificata in seguito alla loro eventuale accettazione o accettazione parziale, è stata presentata alle competenti commissioni consiliari e ai consigli comunali di tutti e cinque i comuni.
I PROSSIMI PASSAGGI – Ora la palla passa alla Conferenza paesaggistica per le valutazioni successive, seguita dal ritorno in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva del Piano Strutturale Intercomunale.