Il sindaco di Empoli ha fatto riferimento a “un chiarimento necessario“ riguardo la ‘zona viola’ compresa nel Piano Strutturale Intercomunale, conosciuta come “Città Produttiva”, la quale sembrava destinata a trasformare in area industriale una vasta superficie che va da Marcignana a Bassa, toccando Pagnana e Terrafino. Il primo cittadino è stato chiaro: “il piano strutturale non potrà essere attuato e non lo sarà“.
Il “chiarimento” è stato fornito, ma Trasparenza per Empoli, pur apprezzando “l’impegno del sindaco e la promessa che non ci saranno ulteriori costruzioni di tipo produttivo industriale/artigianale“, auspica che ciò venga rispettato da tutti, anche da coloro che in futuro potrebbero essere tentati di utilizzare ‘l’appiglio’ della ‘mappa-Città produttiva’ per supportare un progetto industriale nell’area, trasformando ambiguità in opportunità. Il Comitato, infatti, “spera che il Sindaco e i suoi successori ricordino la promessa fatta, affinché in futuro non si presentino richieste specifiche di costruzione basandosi sulla mappa UTOE 3 della Città produttiva.
“Apprezziamo l’impegno della precisazione del sindaco riguardo al fatto che non ci saranno nuove costruzioni di tipo produttivo industriale/artigianale nella UTOE 3 relative a Marcignana, Pagnana, Avane, per rassicurare la comunità. Tuttavia, desideriamo sottolineare la sfortuna della scelta del nome “Città produttiva” per l’area UTOE 3, che suggerisce una direzione contraria rispetto a quanto promesso. Questo ha suscitato critiche anche dall’Ufficio Direzione Urbanistica e sostenibilità della Regione Toscana, che osserva quanto segue ed evidenzia previsioni in zona Castelluccio citate dal Sindaco:
Il dimensionamento previsto fuori dal Territorio Urbano (soprattutto in relazione agli elevati valori di Nuova Edificazione) per la funzione industriale/artigianale contribuisce a incrementare il processo di artificializzazione delle aree libere residuali e l’erosione del territorio agricolo, diminuendo i servizi ecosistemici offerti e esponendo il territorio a maggiori impatti e rischi legati ai cambiamenti climatici. Sebbene tali previsioni siano di natura esclusivamente strategica, esse provocano effetti ambientali potenzialmente negativi, connessi all’aumento del carico antropico: acqua (maggiore consumo di risorsa, richiesta di maggiore capacità depurativa, ecc.), aria (emissioni atmosferiche) e suolo (consumo e impermeabilizzazione) in un contesto già fortemente antropizzato. È quindi opportuno prestare particolare attenzione alla sostenibilità ambientale del dimensionamento ipotizzato, che dovrebbe essere rivalutato secondo una logica di contenimento delle pressioni ambientali e di prevenzione rispetto ai potenziali rischi indotti dai cambiamenti climatici.”
Confidiamo che il Sindaco e chi lo succederà ricorderanno la promessa fatta, sperando che in futuro nessuno si presenti con richieste specifiche di costruzione utilizzando la mappa UTOE 3 della Città produttiva.