È conclusa la redazione del nuovo Piano sanitario e sociale integrato regionale, uno strumento cruciale di programmazione che definisce le strategie necessarie per affrontare le sfide sempre più articolate del sistema di welfare. Il Piano stabilisce anche gli obiettivi delle politiche sanitarie, sociosanitarie e sociali per il futuro prossimo.
Il documento ha ottenuto l’approvazione durante l’ultima seduta della giunta. Il prossimo passo sarà la discussione in Consiglio, che avrà inizio con la terza commissione (salute e politiche sociali) fissata per mercoledì 5 febbraio.
“Questo piano – sottolinea il presidente Eugenio Giani – si basa su fondamenti che puntano a reinventare i modelli organizzativi del sistema sanitario, sociosanitario e sociale per promuovere uno sviluppo che affronti le disuguaglianze e garantisca un futuro sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale.”
“Un’importante strumento di programmazione – evidenzia l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – volto a prevedere le risposte ai nuovi bisogni di salute tramite il coinvolgimento di professionisti, istituzioni, comunità e cittadini, incoraggiando un uso consapevole dei servizi e delle prestazioni del Sistema sanitario regionale. Questo piano si fonda su un’enorme lavoro di ricerca e studio, nonché sull’esperienza diretta degli stakeholders, la quale offre concretezza all’integrazione tra sanità e sociale; per questo li ringraziamo.”
“Il Piano è il risultato di un lavoro di squadra tra assessorati e settori regionali, nonché di un confronto con gli operatori e le comunità presenti nei territori,” afferma l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli. “È un impegno che si inscrive nel processo di riforma dell’assistenza territoriale e mira ad affrontare la crescente complessità dei bisogni integrando maggiormente sanità e sociale, mantenendo la centralità della persona. In una popolazione in invecchiamento e di fronte a un aumento della povertà, è fondamentale disporre di un servizio sociosanitario pubblico in grado di rispondere a necessità sempre più articolate, armonizzando assistenza e protezione sociale.”
La stesura del Piano ha richiesto uno sforzo considerevole da parte della Direzione sanità, welfare e coesione sociale della Toscana, coinvolgendo diversi settori dei due assessorati in un gruppo di lavoro che include anche ANCI, ARS, OTGC, MeS e il Settore programmazione della Direzione Bilancio. Il punto di partenza ha riguardato i risultati della programmazione precedente e un’analisi del contesto socioeconomico ed epidemiologico toscano. Sono state introdotte alcune novità rispetto ai piani precedenti, in parte a causa dell’impatto imprevedibile della pandemia sui sistemi di welfare, e degli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute, che hanno portato a una maggiore diffusione di malattie emergenti, le cosiddette arbovirosi. Tali elementi evidenziano l’importanza di un approccio integrato ai servizi sanitari e sociosanitari, in un’ottica di One Health.
Il lavoro non è stato solo tecnico. Il Piano è stato realizzato tramite un percorso partecipativo e di concertazione avviato dagli assessori Spinelli e Bezzini. Prima di giungere alla versione finale, il Piano è stato presentato nelle tre aree vaste della Toscana, a Firenze, Pisa e Siena, coinvolgendo gli stakeholders principali e raccogliendo suggerimenti e contributi. È stato attivato anche uno spazio digitale per permettere alla cittadinanza di partecipare attivamente.
Il piano si propone sette obiettivi generali:
• Promuovere la salute in tutte le politiche, favorendo il benessere e i corretti stili di vita attraverso azioni specifiche in vari contesti, tra cui scuola, comunità, lavoro e servizio sanitario. È fondamentale sviluppare consapevolezza e responsabilità individuali riguardo alla salute, adottando un approccio integrato, continuativo, sostenibile, multifattoriale e multidisciplinare.
• Sviluppare l’assistenza territoriale, realizzando un sistema integrato sanitario, sociosanitario e sociale più resiliente. Le riforme in corso includono anche il completamento delle Case di comunità e degli Ospedali di comunità, che si aggiungeranno alle Centrali operative territoriali già operative.
• Rafforzare l’integrazione sociale, sociosanitaria e le politiche di inclusione, per rispondere adeguatamente alle nuove forme di fragilità sociale e ridurre al minimo le disuguaglianze, garantendo accesso a interventi e prestazioni per tutti.
• Promuovere e realizzare la circolarità delle reti, tramite una riorganizzazione dei processi di cura che favorisca una maggiore integrazione tra rete ospedaliera e servizi territoriali.
• Garantire appropriatezza delle cure e gestione della domanda, per alleggerire la pressione sul sistema sanitario pubblico, creando un equilibrio tra quantità e qualità dei servizi e la sostenibilità del sistema.
• Sostenere la trasformazione digitale del sistema sanitario, rafforzando ulteriormente l’ecosistema digitale della Regione Toscana e semplificando l’accesso ai servizi per i cittadini.
• Favorire la transizione ecologica e le politiche territoriali, contribuendo alle strategie per le aree interne.
Fonte: Regione Toscana