Educazione alla Pace 2: Bilanci di Genere e Educazione alle Differenze nelle Scuole

Parità di genere: 400mila euro dalla Regione per supportare la formazione delle imprese

34 0

La Regione Toscana supporta le aziende che mirano a ottenere la certificazione per la parità di genere.

È stato recentemente aperto il bando regionale che offre contributi diretti per attività formative necessarie alla richiesta delle imprese della prassi UNI/PdR 125:2022, che stabilisce l’adozione da parte delle organizzazioni di un insieme di indicatori riguardanti le politiche di parità.

Le risorse disponibili ammontano a circa 401 mila euro, di cui 201 mila provengono dal “Fondo per le attività di formazione propedeutiche all’ottenimento della certificazione della parità di genere”, mentre i restanti provengono dal PR FSE+ Toscana 2021-2027.

“Come Regione Toscana – afferma l’assessora alla formazione professionale, al lavoro e alle pari opportunità Alessandra Nardini – abbiamo potenziato, in questa legislatura, il nostro impegno nel costruire una società che rispetti i diritti di tutti, una società veramente paritaria. Per questo motivo, riteniamo utile e necessario promuovere il sistema nazionale di certificazione della parità di genere, uno strumento che favorisce l’adozione di politiche adeguate da parte delle imprese per ridurre il divario di genere nel mondo del lavoro, supportare l’occupazione femminile e le opportunità di crescita aziendale, garantire la parità salariale a parità di mansioni, tutelare la maternità e combattere le molestie sul lavoro.”

I progetti possono essere presentati da agenzie formative, le quali dovranno specificare, al momento della domanda, le imprese (comprese cooperative e associazioni) che intendono ottenere la certificazione della parità di genere, secondo i parametri stabiliti dal Decreto del 29 aprile 2022 del Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia.

Le imprese coinvolte devono essere operative e avere la sede interessata alla formazione nel territorio toscano.

I beneficiari delle azioni sono lavoratori e lavoratrici occupati (anche in qualità di soci di cooperative), titolari e/o amministratori dell’impresa, familiari coadiuvanti o chi collabora con il titolare d’impresa senza un contratto di lavoro formale.

Le azioni formative si rivolgono principalmente al personale aziendale addetto alle risorse umane, tra cui i responsabili Risorse Umane e i manager che si occupano di parità di genere, così come agli uffici amministrativi che gestiranno il processo per ottenere la certificazione. Nardini aggiunge: “Ci auguriamo che le azioni formative si estendano, specialmente per quanto riguarda temi di interesse generale, a tutto il personale, con particolare attenzione ai membri della Rappresentanza Sindacale Unitaria e Rappresentanza Sindacale Aziendale (RSA/RSU), per rafforzare la diffusione della cultura di genere nei luoghi di lavoro.”

L’avviso rimarrà aperto fino alle 12 del 31 gennaio 2026, salvo chiusura anticipata al raggiungimento delle risorse disponibili.

I progetti potranno ricevere un finanziamento compreso tra 10mila e 150mila euro circa e dovranno concludersi entro 9 mesi dall’inizio.

La durata complessiva del percorso formativo, da svolgere durante l’orario di lavoro, non potrà superare le 30 ore per ciascun/a partecipante. Se il progetto prevede più attività formative, ognuna dovrà durare almeno 4 ore e potrà coinvolgere un massimo di 20 allieve/i. Sono ammesse più edizioni della stessa attività per partecipanti diversi.

Al termine delle attività formative, verrà rilasciato un attestato di frequenza.

Fonte: Regione Toscana – ufficio stampa

<< Indietro



Fonte notizia

Related Post