Stadio, le richieste di modifica del Comune alla proposta dell'Empoli: "Suggerimenti raccolti"

Nuovo Stadio: le dieci domande del Comitato “Stadio sì, ma non in questo modo”

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Renderizzazione del progetto Stadio di Empoli

Il comitato “Stadio sì ma non così” si esprime nuovamente sul progetto di riqualificazione dello Stadio Comunale di Empoli.

Recentemente, sui social e nei media locali, sono emerse le affermazioni delle forze politiche di maggioranza in Consiglio Comunale, così come di alcune significative associazioni locali a favore del percorso intrapreso dall’Amministrazione Comunale di Empoli per la riqualificazione dello Stadio Comunale Carlo Castellani. Tali affermazioni, oltre a sottolineare l’importante opportunità che rappresenta per la città, evidenziano anche un entusiastico apprezzamento per la trasparenza e la chiarezza mostrata dall’Amministrazione Comunale nella gestione di questo processo.

In merito alla disponibilità delle informazioni, però, siamo costretti a segnalare un’esperienza diametralmente opposta: abbiamo infatti presentato una formale richiesta di accesso agli atti secondo le procedure previste, e, sebbene siano trascorsi ampiamente i termini legali previsti in materia di trasparenza della Pubblica Amministrazione, nonostante il nostro sollecito, questa richiesta è rimasta senza risposta.

In aggiunta, non possiamo fare a meno di notare come i rappresentanti dei gruppi consiliari incontrati dal nostro Comitato alcune settimane fa non abbiano certamente enfatizzato le informazioni di cui disponevano fino a quel momento, e in modo decisamente diverso rispetto ai toni celebrativi espressi in numerosi comunicati stampa. Infatti, a nostro avviso, è inverosimile che i consiglieri, compresi quelli della maggioranza, si siano dimostrati ignari di molti dettagli e non avessero avuto accesso al progetto, a parte quanto presentato nel percorso partecipativo. Come già menzionato in altro comunicato, il nostro Comitato ha informato i consiglieri su importanti criticità, anche di tipo ambientale, che non erano state discusse durante il percorso partecipativo né in altre occasioni istituzionali. Continuiamo a ritenere che tale responsabilità di informare i rappresentanti eletti dovrebbe spettare alla Giunta Comunale.

Oltre al tema della trasparenza, riteniamo opportuno tornare anche sul progetto stesso. Abbiamo osservato che tutti i comunicati pubblicati sui social e sui giornali, oltre a concentrarsi su vari aspetti, enfatizzano l’eccezionale opportunità rappresentata da investimenti privati per un totale di 55 milioni di euro in un impianto sportivo pubblico.

È evidente che lo stadio comunale necessita di essere ristrutturato e modernizzato, e nessuno intende mettere in discussione tale necessità. Tuttavia, prima di addentrarci nel merito della questione, una volta che avremo avuto accesso ai necessari atti amministrativi, che ad oggi mancano o non sono stati resi pubblici, invitiamo tutte le forze politiche e i cittadini a riflettere su alcune questioni che riteniamo fondamentali:

  1. Qual è l’interesse pubblico alla base della proposta di ristrutturazione presentata dall’Empoli F.C.? La messa a norma dell’impianto sportivo pubblico
    o la costruzione di un nuovo centro commerciale e di un Auditorium di 300 posti situato a poche centinaia di metri dal futuro Teatro “Il Ferruccio”?
  2. È stato attentamente esaminato il piano economico-finanziario fornito dall’Empoli Calcio? Se non vi è stata tale verifica, l’importo di 55 milioni rappresenterebbe solo un’ipotesi, numeri senza sostanza. Dato che questa cifra è alla base del piano di recupero dell’investimento, discutere di contropartite in assenza di una certificazione sicura sarebbe privo di senso. Si tratterebbe di acquistare un bene senza conoscerne il valore di mercato.
  3. Si considera eticamente corretto alienare un bene pubblico come lo stadio per un periodo equivalente a tre generazioni di empolesi?
  4. È stato valutato l’impatto sul tessuto commerciale del quartiere e della città derivante dall’apertura di un nuovo centro commerciale di dimensioni leggermente inferiori rispetto a quelle del Centro Coop di via Sanzio?
  5. Sono state analizzate o richieste dal proponente proposte alternative che avrebbero un minore impatto sulla città? Ad esempio, una ristrutturazione generale, conformità e ammodernamento senza centro commerciale e auditorium, con una nuova tribuna centrale e nuove curve, ma con altezze inferiori a quelle proposte?
  6. È stato considerato il costo per la collettività nel momento in cui si cede la proprietà di un bene pubblico (terreni o edifici) a un privato? Qual è il ritorno diretto per i cittadini?
  7. È stato calcolato l’impatto sulle tasche dei cittadini dell’esenzione dalle tasse comunali (IMU e TARIC) per le attività sportive svolte all’interno dello Stadio? Peraltro, sarebbe l’unico caso nel nostro comune.
  8. È stato valutato l’impatto sulla salute pubblica derivante dalla riduzione delle aree verdi trasformate in parcheggi, con il conseguente diminuito drenaggio delle acque piovane e un aumento delle temperature atmosferiche durante l’estate?
  9. È stato considerato il rischio idrogeologico e di alterazione, in termini di riduzione e inquinamento, delle falde acquifere sottostanti allo Stadio, che riforniscono l’acquedotto di Empoli, a causa degli scavi necessari per il progetto? Va sottolineato che, negli ultimi venti anni, tali falde hanno mostrato un preoccupante impoverimento.
  10. È stato stimato l’impatto sociale e sulla salute pubblica derivante dall’ aumento del traffico veicolare in un quartiere già soggetto a forte stress, specialmente durante certe fasce orarie e in occasione di eventi?

Per quanto ne sappiamo, ad oggi, non è stata fornita risposta a nessuna delle domande sopra riportate. In attesa dei necessari chiarimenti, ribadiamo la nostra disponibilità a un confronto con i rappresentanti politici, qualora ci fosse una richiesta.

Fonte: Comitato Stadio sì, ma non così

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