Nuovo stadio Empoli: il sindaco Mantellassi risponde alle domande del comitato "Stadio Sì, ma non così"

Nuovo stadio Empoli: il sindaco Mantellassi risponde alle domande del comitato “Stadio Sì, ma non così”

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“Ho appreso tramite la stampa di queste domande, che non sono state inviate all’ammirazione. Molti di questi aspetti sono stati già chiariti nelle

comunicazioni effettuate o sul portale Stadio Insieme 2024″. Così inizia l’intervento del sindaco Alessio Mantellassi in risposta ai 10 quesiti del comitato Stadio sì ma non così che riportiamo integralmente:

L’intervento è stato richiesto nonostante il fatto che, nei giorni scorsi, si siano già svolti incontri con i comitati del territorio a margine della presentazione della delibera di indirizzo che definisce le richieste del Comune per il miglioramento della proposta di project. L’incontro di oggi rappresenta quindi un ulteriore chiarimento su questioni già affrontate in molte occasioni pubbliche.

Qual è l’interesse pubblico che sostiene la proposta di ristrutturazione presentata dall’Empoli F.C.? Si tratta di adeguare un impianto sportivo pubblico o della creazione di un nuovo centro commerciale con un auditorium di 300 posti a poche centinaia di metri dal futuro Teatro “Il Ferruccio”?

1) L’interesse pubblico sarà determinato al termine della Conferenza dei Servizi preliminare, in conformità con la legge Stadi, un processo che stiamo seguendo con grande attenzione. La proposta presentata dall’Empoli Fc è chiaramente legata a un piano finanziario che deve essere sostenibile autonomamente, e da lì deriva l’idea del servizio di media vendita e del centro congressi. Se il progetto non fosse economicamente fattibile, sarebbe scartato. L’interesse pubblico deriva dalla ristrutturazione dello stadio, che rimane un bene pubblico, e dalla realizzazione di opere a beneficio della comunità.

È stato accuratamente esaminato e valutato il piano economico-finanziario presentato dall’Empoli Calcio? In mancanza della verifica, l’importo previsto di 55 milioni dall’investitore risulterebbe un’ipotesi priva di fondamento, numeri messi per iscritto. Poiché tale cifra è la base del successivo piano di recupero dell’investimento, parlare di contropartite senza una certificazione certa sarebbe privo di significato, un po’ come pagare per un articolo senza conoscerne il valore di mercato.

2) La Conferenza dei Servizi nasce specificamente per valutare tutti gli aspetti con maggiore dettaglio. La parte proponente ha fornito una valutazione realizzata da un consulente indipendente, che deve essere certificata da un’istituto finanziario, come previsto dalla legge. Anche il Comune di Empoli procederà con una valutazione finanziaria del PEF come ulteriore verifica, anche se non obbligatoria per legge.

È eticamente giustificato cedere un bene pubblico come lo stadio per un periodo che corrisponde a tre generazioni di empolesi?

3) Il progetto non si fonda su vendita, ma sulla concessione del diritto di superficie. Inoltre, la sostenibilità del piano economico-finanziario deve includere un ritorno dell’investimento da parte di chi finanzia l’intervento. Il calcolo degli anni è basato su studi finanziari. Il progetto consente anche che le manutenzioni della struttura siano a cura del soggetto proponente. La proprietà rimane pubblica, il sussidiario rimarrà pubblico e sarà accessibile a tutti, mentre il sottopasso maratona continuerà a essere riservato agli sportivi.

È stata valutata l’impatto sulla comunità commerciale del quartiere e della città derivante dall’apertura di un nuovo centro commerciale di dimensioni simili a quelle del Centro Coop di via Sanzio (conosciuto come Coppone)?

4) Ciò che verrà costruito all’interno del ‘Castellani’ non sarà un centro commerciale come quello di via Sanzio, dato che l’amministrazione ha fortemente richiesto che i 23 fondi previsti abbiano il minor impatto commerciale possibile. Inoltre, ci si aspetta che la stragrande maggioranza di questi spazi venga destinata ad attività di servizio (centri medici, studi specialistici, ecc.), mantenendo la sostenibilità economica del progetto. Inoltre, la media struttura di vendita non è paragonabile a quella del Centro*Empoli perché non sarà collocata all’interno di una galleria commerciale e sarà molto più piccola. Per legge, questa proposta, così come modificata su richiesta dell’Amministrazione comunale, non può essere classificata come centro commerciale.

Sono state considerate o richieste al proponente alternative meno impattanti per la città? Ad esempio, una ristrutturazione generale senza il centro commerciale e l’auditorium, ma con una nuova tribuna centrale e curve, mantenendo un’altezza inferiore a quanto proposto.

5) Come già specificato in ogni incontro di StadioInsieme su questo tema, non vengono presentate cinque proposte per una successiva valutazione; si parte da un’unica proposta su cui il soggetto proponente investe nella progettazione e nelle risorse. Il Comune ne valuta preliminarmente la fattibilità prima di procedere alla Conferenza dei Servizi.

Una ristrutturazione senza spazi che ne garantiscano il supporto economico non sarebbe sostenibile per un privato. Il Comune non può investire decine di milioni di euro per ristrutturare curve, maratona, tribuna e campo con il proprio bilancio.

È stato calcolato il costo per la collettività nel momento in cui viene ceduta la proprietà di un bene pubblico (terreni o edifici) a un privato per sviluppare la sua attività imprenditoriale? Qual è il ritorno diretto per i cittadini?

6) Non è esatto. Il bene pubblico, ossia lo stadio, non viene ceduto definitivamente, ma solo il diritto di superficie. Lo stadio ‘Castellani’ rimane di proprietà del Comune; altrimenti sarebbe partita la procedura di alienazione. La cessione di terreni come contributo pubblico alla ristrutturazione è prevista dalla legge, poiché l’investimento privato comporta la ristrutturazione di un bene che resta pubblico. L’Empoli FC aveva richiesto il sussidiario ma, come richiesto dal comitato, abbiamo sollecitato di non costruire lì per non sovraccaricare quella zona. In alternativa, occorre identificare altre aree pubbliche per la proposta, nel rispetto della legge. Si ricorda che la collettività avrà in cambio uno stadio rinnovato, di proprietà comunale, e opere pubbliche correlate. Già il Comune ha richiesto, con l’assenso dell’Empoli, la creazione di uno spazio pubblico per il basket all’aperto, la costruzione di nuove rotatorie, il miglioramento del ponte sull’Orme, la manutenzione del Palaramini e la sistemazione del parcheggio sterrato di Serravalle. Tutte opere a beneficio della comunità.

È stato valutato quanto costerà alla collettività l’esenzione dalle tasse comunali (IMU e TARIC) per le attività sportive svolte all’interno dello Stadio? Peraltro, sarebbe l’unico caso almeno nel nostro comune.

7) Vogliamo ricordare che nella delibera di indirizzo approvata dalla giunta, è specificato che il soggetto proponente dovrà corrispondere un canone annuale al Comune e che IMU e Taric dovranno essere pagate per quanto riguarda gli spazi destinati a commerciali e servizi, e questo rappresenta un punto fermo che anche il comitato chiedeva. Oggi non se ne parla più, perché abbiamo risolto questa questione. Detto ciò, è bene sottolineare che tutte le società e associazioni sportive non sono soggette all’IMU quando operano su immobili di proprietà del Comune. Così ha fatto l’Empoli Fc fino ad ora. Con la concessione del diritto di superficie, si entra in un ambito diverso da approfondire, dato che stiamo parlando di una struttura che attualmente offre un certo servizio e che subirà dei lavori che ne modificheranno l’aspetto. Pertanto, se ne discuterà nella Conferenza dei Servizi, tenendo presente che la maggior parte dell’imposta sarà di competenza dello Stato, il resto al Comune. Per la tassa sui rifiuti, nel Comune di Empoli si applica la tariffa corrispettiva TARIC, riscossa direttamente dal soggetto gestore Alia; si tratta perciò di un prelievo non di competenza comunale.

È stato considerato l’impatto sulla salute pubblica derivante dalla riduzione delle aree verdi (sussidiario e percorso vita dietro la tribuna centrale) trasformate in parcheggi, con conseguente minor drenaggio delle acque piovane e maggior riscaldamento dell’atmosfera durante il periodo estivo?

8) Queste informazioni non sono aggiornate: ci sono stati diversi cambiamenti. L’attuale sussidiario è un campo non destinato ad uso pubblico e non concepito come area verde. La proposta del Comune prevede la realizzazione di un’area pubblica, misto tra alberatura e parcheggi, fruibile dalla comunità e per il mercato. Un vero e proprio grande e nuovo spazio pubblico. Il percorso vita non verrà eliminato; solo una piccola parte diventerà playground per il basket e nei giorni delle partite, quando non sarà accessibile alla cittadinanza, potrà trasformarsi in area per le troupe televisive. In realtà, quello spazio diventerà sempre più vivibile e sportivo.

È stato calcolato il rischio idrogeologico e l’impatto sull’inquinamento delle falde acquifere sotto lo Stadio, che alimentano l’acquedotto di Empoli, a causa degli scavi necessari per il progetto? Va sottolineato che, negli ultimi venti anni, tali falde hanno subito un impoverimento pericoloso.

9) Come già menzionato, gli studi completi saranno presentati durante la Conferenza dei Servizi, che si riunisce per frazionare il lavoro delle amministrazioni territorialmente e funzionalmente competenti, comprese Arpat e altre autorità dedicate allo studio ambientale.

È stata valutata l’influenza sociale e sulla salute pubblica derivante dall’aumento del traffico veicolare in un quartiere già soggetto a forte stress, specialmente in alcune fasce orarie e in occasione di eventi?

10) Il lavoro di riorganizzazione dell’area del mercato mira a migliorare la viabilità, cercando di evitare la congestione dell’area di Serravalle. Inoltre, con la richiesta presentata dal Comune di nuove rotatorie, si vuole incrementare l’accessibilità al quartiere Serravalle anche da via Guido Monaco-zona Pontorme, creando così sbocchi per i cittadini. Il traffico sarà incanalato e gestito, ma con nuove aree e una migliore accessibilità, anche i residenti trarranno vantaggio da questo processo.

Colgo l’occasione per ricordare alcuni punti:

1. Nel mio programma ho dichiarato che saremmo stati favorevoli alla ristrutturazione del Castellani e che avremmo preferito il project financing.

2. Abbiamo coinvolto 300 empolesi, ricevuto contributi da Uisp, Legambiente e dai comitati. Abbiamo incontrato associazioni sportive interessate, associazioni di categoria e commerciali. Anche Aned per il nome dello Stadio. Abbiamo poi fatto una sintesi. Abbiamo ascoltato tutti e ora procediamo verso la conferenza dei servizi. Ascolto deve sempre accompagnarsi a responsabilità e capacità di decidere.

3. La riorganizzazione del mercato, mantenendolo nella stessa area e spostandolo verso il sussidiario, rappresenta un’innovazione significativa per il quartiere.

Le opere pubbliche correlate, richieste dal Comune, miglioreranno la viabilità. Con queste richieste abbiamo reso la proposta del privato più in linea con le esigenze della città.

4. Un ringraziamento all’Empoli Fc per volere investire e rigenerare un immobile che da solo non avremmo le risorse per ristrutturare. E grazie a tutti i cittadini che contribuiscono. Stiamo lavorando per mantenere l’equilibrio tra l’interesse pubblico e la tutela dell’investimento.

Fonte: Comune di Empoli – Ufficio Stampa

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