“Nessuno mi ha contattato per esprimere il proprio cordoglio; anzi, ieri mattina ho ricevuto la fattura per i nove giorni di degenza di mio padre: circa 600 euro”. A parlare è Lucia, la figlia di Gianpiero Samuelli, 86 anni, deceduto insieme ad altri due anziani all’interno di una Rsa fiorentina, gestita da Sereni orizzonti, a seguito di un focolaio di gastroenterite, presumibilmente causato da cibi adulterati o avariati, come riportato da ANSA.
La donna, come riferito sempre da ANSA, ha successivamente appreso degli altri due decessi avvenuti in una Rsa – il cui nome non è stato reso noto – ma per i quali si ipotizzava una possibile intossicazione alimentare. Preoccupata, ha presentato una denuncia ai carabinieri.
In relazione a queste tre morti, la procura di Firenze ha aperto un’indagine: si ipotizzano reati di ‘adulterazione o commercio colposo di sostanze alimentari’ e ‘omicidio colposo’. Al momento non ci sono indagati e la procura ha avviato accertamenti di polizia giudiziaria.
Nel frattempo, l’Asl ha ordinato analisi microbiologiche sui piatti serviti durante la cena di domenica 9 febbraio: passato di carote, verdure, coniglio e patate, pizza, e i risultati dovranno essere condivisi con gli inquirenti appena disponibili.