“Come è avvenuto per la multiutility, abbiamo richiesto la possibilità di discutere pubblicamente delle intenzioni dell’amministrazione riguardo all’attuazione del provvedimento dello Scudo Verde, come delineato dal PUMS approvato nel 2023, in particolare per quanto concerne la questione dei pedaggi”: è quanto si legge in una nota firmata da tutti i gruppi di minoranza del Consiglio Comunale di Firenze.
“Desideriamo chiarire – continuano i consiglieri di Firenze Democratica, Sinistra Progetto Comune, Italia Viva, Lista Schmidt, Movimento 5 Stelle, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati – che i nostri gruppi hanno posizioni diverse riguardo al provvedimento, ma ciò che richiediamo congiuntamente è la possibilità di un confronto pubblico, auspicando che possa rapidamente seguire anche approfondimenti in Commissione ambiente e mobilità”.
“Verso la fine dell’anno, l’amministrazione ha annunciato – ricordano – l’attivazione dal 1° aprile dei 77 varchi elettronici esistenti solo per monitorare il divieto di ingresso e circolazione di veicoli Euro 0 ed Euro 1; mentre non ci sono state comunicazioni sulla cosiddetta ‘congestion charge’, ovvero la tassa di 3 euro all’ingresso per altri tipi di veicoli prevista dal PUMS”.
“Per quanto riguarda le future applicazioni dello Scudo Verde, chiediamo pertanto chiarimenti alla maggioranza, a nome dei cittadini che rappresentiamo, poiché anche nei documenti programmatici presentati dalla sindaca Funaro in Consiglio non ci sono indicazioni al riguardo e raramente questo tema viene affrontato”.
“I cittadini – sottolineano i consiglieri di minoranza – richiedono risposte rispetto a quanto deliberato in passato e lo chiedono anche i comuni limitrofi, poiché sono principalmente i cittadini e i lavoratori dell’area metropolitana, oltre alle piccole imprese, ad essere coinvolti da questo provvedimento”.
“Nessuno mette in discussione che l’amministrazione agisca per obiettivi ambientali, ma sui metodi per raggiungere tali obiettivi è necessaria trasparenza e condivisione. Non vorremmo ritrovarci, come è accaduto con le vetrofanie, di fronte all’attuazione di un provvedimento che ha impattato significativamente sulla vita dei cittadini senza un confronto preventivo con il Consiglio e senza un adeguato preavviso alla cittadinanza”.
Fonte: Ufficio stampa