L'Università di Pisa in prima linea per l'istruzione superiore in Palestina e Giordania: avanza il progetto BASE

L’Università di Pisa in prima linea per l’istruzione superiore in Palestina e Giordania: avanza il progetto BASE

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Riformare l’istruzione superiore in Palestina e Giordania, migliorando la qualità dei corsi di laurea e promovendo il riconoscimento internazionale dei titoli di studio: è questo l’ambizioso traguardo di BASE – Bologna for Science Education in Palestine and Jordan, il progetto Erasmus+ che coinvolge l’Università di Pisa come unico partner italiano insieme all’Università di Barcellona e diversi atenei palestinesi e giordani. L’Ateneo pisano partecipa a un’iniziativa strategica che mira a allineare i sistemi universitari locali agli standard europei, migliorando l’accreditamento e la sostenibilità della ricerca scientifica.

Il progetto, coordinato dall’An-Najah National University in Palestina, è stato ufficialmente avviato con un incontro di kickoff tenutosi recentemente ad Amman. Durante questa riunione inaugurale, rappresentanti accademici e istituzionali provenienti da Palestina, Giordania, Italia e Spagna hanno definito le linee guida del progetto, che prevede la collaborazione tra università, ministeri dell’istruzione e organismi di accreditamento. L’obiettivo è facilitare l’adozione degli standard del Processo di Bologna, ottimizzando la qualità della formazione universitaria e promuovendo una maggiore mobilità internazionale per studenti e accademici. Un tema centrale dell’incontro è stato il complesso contesto in cui operano le università palestinesi, aggravato dal conflitto in corso. Il ministro dell’Istruzione palestinese, Amjad Barham, ha sottolineato l’urgenza di sostenere il settore accademico, con particolare focus sull’impatto devastante che la crisi sta avendo sulle università di Gaza.

Per l’Università di Pisa, hanno partecipato all’incontro le referenti scientifiche del progetto, Maria Franzini e Lara Tavoschi, docenti del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia. Il loro contributo sarà determinante nell’elaborazione di strategie per incrementare la sostenibilità della ricerca scientifica e la cooperazione tra le istituzioni coinvolte, in un percorso volto a costruire un sistema universitario più forte e riconosciuto a livello internazionale.

“Tali iniziative – sottolinea Maria Franzini – sono cruciali per sostenere l’istruzione e garantire un futuro per gli studenti. I leader universitari e i funzionari dell’accreditamento hanno enfatizzato l’importanza di modernizzare i programmi di studio, rafforzare le partnership tra università e industria e allineare l’istruzione superiore alle necessità del mercato del lavoro”. “Questo progetto rappresenta un passo trasformativo verso il miglioramento dell’istruzione superiore in Palestina e Giordania, assicurando che i laureati siano pronti a cogliere le opportunità lavorative e di ricerca sia a livello regionale che globale”, aggiunge Lara Tavoschi.

Giovanni Federico Gronchi, prorettore per la cooperazione e le relazioni internazionali e supervisore delle attività progettuali, ha commentato la partecipazione al progetto: “In risposta alle sfide della società contemporanea, l’Università di Pisa è da anni impegnata nella creazione e diffusione della conoscenza, contribuendo anche attraverso i finanziamenti Erasmus+ allo sviluppo e alla modernizzazione dell’istruzione superiore in diverse parti del mondo. La partecipazione a BASE ci consente, da un lato, di supportare gli istituti di istruzione superiore partner nel raggiungimento degli standard internazionali, dando anche l’opportunità al personale universitario di gestire e implementare efficacemente i cambiamenti, ma soprattutto dimostra concretamente l’impegno dell’Ateneo nell’implementazione dei principi di pace, sostenibilità e responsabilità sociale, come recentemente ratificato nello Statuto. Lo scorso primavera, in una seduta congiunta di Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione, è stato approvato un documento che segnala come l’Ateneo avrebbe promosso lo sviluppo di collaborazioni con istituzioni universitarie palestinesi, e questo progetto ci offre l’opportunità di realizzare questo obiettivo”.

Fonte: Università di Pisa – ufficio stampa

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