“Il dio dei boschi” di Liz Moore, pubblicato da NN, è un libro che coinvolge profondamente, rimanendo nella mente del lettore anche ore dopo l’ultima pagina. Possiede tutte le caratteristiche per diventare un romanzo di culto: la trama è avvincente, spingendo a divorare cento pagine in un colpo solo; i personaggi sono ben sviluppati e presentano tratti molto attuali, nonostante la storia sia ambientata tra gli anni ’60 e ’70; la scrittura di Moore è fluida e accessibile, senza mai cadere nella banalità.
La narrazione si estende su un periodo di circa vent’anni, arricchita da continui flashback e cambi di prospettiva che immergono ulteriormente il lettore nella vicenda. Nel 1975, da un campo situato nelle montagne a nord di New York, scompare Barbara, una giovane con problemi, figlia dei Van Laar, una famiglia di banchieri benestanti e proprietari della riserva. Quattordici anni prima, Bear, il fratello di Barbara, era svanito in circostanze simili e non è mai stato ritrovato, nonostante le indagini non siano mai state convincenti per nessuno.
“Il dio dei boschi” narra le vicende di Louise, un’educatrice di estrazione proletaria, ma anche di TJ, la direttrice della riserva, un po’ burbera, e di Tracy, la giovane compagna di stanza di Barbara. Attraverso diversi piani temporali, il libro cattura il lettore e lo induce a non volerlo più lasciare. È un thriller avventuroso che affronta temi contemporanei: la costante presenza del patriarcato – una condizione attuale così come in passato – e la netta differenza tra le classi agiate e quelle meno abbienti, tra i proprietari e il resto del mondo. Sarete sicuramente incuriositi.
Titolo: Il dio dei boschi
Autrice: Liz Moore
Traduttrice: Ada Arduini
Casa editrice: NN Editore
Anno di pubblicazione: 2024
Pagine: 544
Prezzo di copertina: 22 euro