La Casa della Donna di Pisa protagonista nella formazione di nuovi centri antiviolenza a Cuba

La Casa della Donna di Pisa protagonista nella formazione di nuovi centri antiviolenza a Cuba

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La Casa della donna di Pisa, rappresentata da Giovanna Zitiello, è in Cuba per avviare la prima fase di formazione per donne sul contrasto alla violenza di genere.

“Da anni il nostro centro antiviolenza collabora con Cospe Onlus in progetti di cooperazione internazionale, già realizzati in Albania, Argentina, Afghanistan e Palestina”. Giovanna Zitiello, di ritorno da Cuba, condivide dettagli sul progetto. “Il progetto coinvolge anche Francesca Pidone e Sara Leoni, coordinatrice e operatrice del Centro Anti Violenza, e ha l’obiettivo di implementare la strategia globale contro la violenza sulle donne, un avanzato piano nazionale che prevede la creazione di sei centri in diverse aree del Paese (due a L’Avana e quattro nella parte orientale). Di fatto, verranno istituiti sei centri di supporto e accompagnamento per le donne vittime di violenza.”

Il programma ‘No Más: prevención y respuesta a la violencia contra las mujeres en Cuba’ è finanziato dall’Unione Europea a Cuba, ed è coordinato da COSPE onlus insieme alla Federación de Mujeres Cubanas (FMC) con il suo Editorial de la Mujer, in collaborazione con il Centro Memorial “Martin Luther King”, il gruppo Galfisa dell’Instituto de Filosofía de Cuba e la Unión Nacional de Juristas de Cuba.

“Si tratta di un progetto complesso – continua Giovanna Zitiello – che durerà tre anni e svilupperà azioni di prevenzione, formazione, percorsi integrati e empowerment per le donne, oltre alla creazione di un sistema globale di contrasto alla violenza.” In questa fase, l’obiettivo è creare tavoli interistituzionali e una rete di supporto territoriale.

“È stata un’esperienza intensa e meravigliosa – racconta Giovanna Zitiello – per una settimana ho collaborato con donne molto motivate e qualificate: un gruppo di operatrici che lavoreranno nei sei centri antiviolenza dell’Isola e un team di formatrici che preparerà soggetti istituzionali. Sono stati giorni molto produttivi, durante i quali ho riscontrato una grande motivazione e un alto livello di competenze tra le partecipanti alla formazione. È stato creato uno spazio di collaborazione, interscambio e condivisione di esperienze, che sarà fondamentale per pianificare le fasi future del progetto.” “Ancora una volta – conclude Giovanna Zitiello – abbiamo adottato metodologie di intervento femminista, perché ormai il sapere femminista riguardo alla violenza è un patrimonio condiviso e autorevole. Per questo, dobbiamo anche ringraziare ONG attente e lungimiranti come COSPE.”

Fonte: Ufficio Stampa

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