Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Prato, in collaborazione con la Procura della Repubblica, ha portato a termine un’operazione mirata a contrastare il contrabbando doganale, identificando il responsabile di un’importazione non autorizzata di beni provenienti dalla Cina. L’indagine, avviata grazie a un’attività di intelligence, ha svelato l’impiego di società “cartiere” e “filtro” per realizzare una copertura documentale falsa, consentendo l’importazione con l’evasione dei tributi doganali e dell’IVA, generando un danno erariale superiore a 750.000 euro. La Guardia di Finanza ha provveduto al sequestro di merce dal valore di 2,2 milioni di euro. Le indagini proseguiranno per individuare ulteriori responsabilità.
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