Il grossetano Lucio Corsi conquista Sanremo, conquistando il secondo posto e il premio della critica

Il grossetano Lucio Corsi conquista Sanremo, conquistando il secondo posto e il premio della critica

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Lucio Corsi, 31enne originario della provincia di Grosseto, voleva mostrare il suo lato duro al suo primo Festival di Sanremo. E alla luce del secondo posto conquistato, del premio della critica vinto e dell’entusiasmo espresso in tutta Italia, sembra proprio aver centrato il suo obiettivo. Un duro che trae ispirazione dai tempi passati, senza scendere a compromessi o seguire le icone imposte dalla società. Lucio Corsi incarna il concetto di duro in un’accezione più ampia. È un duro romantico.

Molti lo descrivono come un cantautore d’altri tempi, un artista che ha elevato la gentilezza e la delicatezza a veri e propri pilastri artistici, in contrasto con l’epoca attuale. Emozionante, fiabesco e onirico, è salito sul palco dell’Ariston con un brano cantautorale che ha toccato i cuori di tutti gli italiani, rimandando alle canzoni del passato, fragili e potenti.

Lucio Corsi conquista un fantastico secondo posto e dimostra che per avere successo nella vita non è necessario mostrarsi duri: è più importante essere autentici, semplici, e talvolta fragili, in un mondo che frequentemente promuove la retorica del vincitore e del vinto, dell’invulnerabilità e dell’orgoglio machista.

Nato a Grosseto il 15 ottobre 1993 e cresciuto tra le campagne di Vetulonia, ha sognato di diventare musicista fin da bambino, ispirato dal film The Blues Brothers. Le interpretazioni di John Belushi e Dan Aykroyd lo hanno fatto vedere i musicisti come supereroi, pronti a tutto. Lucio ha iniziato la sua carriera nel 2011, esibendosi in piazze e farsi notare dal grande pubblico. La sua musica è caratterizzata da un cantautorato gentile e delicato che ha colpito anche Carlo Verdone, il quale ha scelto di utilizzare il suo brano “Tu sei il mattino” come colonna sonora per la terza stagione della serie “Vita da Carlo”, andata in onda nel novembre 2024.

 

Recentemente, la grande affermazione di Lucio è arrivata proprio grazie al Festival di Sanremo, dove si è esibito con la canzone “Volevo essere un duro”, scritta e interpretata insieme all’amico di vecchia data Tommaso Ottomano. Sul palco dell’Ariston, Corsi ha incantato il pubblico con un outfit e performance che evocano atmosfere oniriche, quasi nostalgiche. Durante la prima serata si è presentato visibilmente emozionato, con un look che richiama i grandi artisti del glam rock, rivelando la sua identità, paure e aspirazioni.
Il suo brano rappresenta una realtà che risuona con molte persone, colpendo sia il pubblico a casa che la giuria del Festival. Nella serata delle cover, ha condiviso il palcoscenico con Topo Gigio reinterpretando il classico “Nel blu dipinto di Blu” di Domenico Modugno, riportando tutti a un’epoca di delicatezza e infanzia raccontata con grazia.
Anche nell’ultima serata della manifestazione, Lucio non delude e porta sul palco la sua personalità, mostrando ad esempio la scritta “Andy” sulla suola del suo stivale, in omaggio al personaggio di Woody nel celebre film d’animazione degli anni ’90, Toy Story. Questo gesto stabilisce un legame tra passato e presente, tra l’età adulta e l’infanzia, conferendo a Corsi uno stile unico e affascinante.
Per molti, il richiamo a Toy Story è stato anche un modo per omaggiare Fabrizio Frizzi, che prestò la sua voce al personaggio di Woody nel film.
Lucio si è piazzato al secondo posto, precedendo i Brunori Sas e seguendo Olly, vincitore della 74esima edizione del Festival. Tuttavia, molti ritengono che il vero vincitore di quest’anno sia stato proprio Lucio.

Anche il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha voluto congratularsi con il cantautore e tutti gli artisti toscani presenti all’evento, pubblicando un post sui social. “La Toscana è stata protagonista a Sanremo 2025! Da Lucio Corsi a Carlo Conti, Roberto Benigni, Francesco Gabbani, Irama, Simone Cristicchi e Amara, Edoardo Bove, Marco Masini, Jovanotti – recita il post – e non dimentichiamo la talentuosa ballerina Anna Donati, la giovane Kety Fusco con Joan Thiele, i Direttori d’Orchestra Andrea Benassai e Diego Calvetti e tutti gli operatori che hanno rappresentato la Toscana con passione e talento. Grazie”.

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