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Il Governo contesta la legge sul turismo in Toscana

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“Eravamo pienamente consapevoli e pronti al fatto che il governo sarebbe intervenuto contro la legge. D’altra parte, è un evento senza precedenti che ben otto ministeri abbiano presentato osservazioni in queste settimane, spesso di natura pretestuosa. Siamo convinti delle nostre ragioni e, una volta esaminato il ricorso, la giunta regionale si difenderà e si costituirà in giudizio presso la Corte costituzionale, partendo dalla premessa che il turismo è una competenza regionale e che abbiamo il diritto di legiferare in base alle esigenze del settore.”

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore al turismo Leonardo Marras commentano così la notizia dell’azione del governo nazionale contro il testo unico del turismo recentemente approvato dal Consiglio regionale.

“Ci aspettavamo – proseguono – che invece di assumere una posizione pregiudiziale sul piano politico, ci fosse stato un approccio diverso. La legge regionale toscana introduce innovazioni nel sistema turistico, proiettandolo verso il futuro, senza atteggiamenti conservatori o arrendevoli, come quelli di chi sostiene posizioni retrograde e pensa che basti ignorare la realtà per evitare di affrontare i cambiamenti in atto. Il futuro del turismo sarà sempre più caratterizzato da flussi in aumento, dall’impatto della tecnologia, dalla necessità di una vera professionalizzazione, attraverso l’impegno delle imprese, per garantire lavori sempre più sicuri, meno precari e più qualificati. La nostra legge – concludono Giani e Marras – assicura tutto questo, e ci aspettiamo che anche l’Italia adotti strumenti simili, affinché la Consulta faccia giustizia e ci consenta di proseguire.”

Alleanza per l’Abitare: “Il Governo ha scelto lo scontro politico invece della collaborazione”

L’impugnazione da parte del Governo Meloni del nuovo Testo Unico sul Turismo approvato dalla Toscana rappresenta l’ennesimo attacco diretto alle competenze che la Costituzione riconosce alle Regioni per gestire i propri territori e proteggere il tessuto urbano e sociale.

La trasformazione di abitazioni in attività di locazione turistica ha già raggiunto dimensioni incompatibili con la vita di molte città e territori. La Regione Toscana, prima in Italia, ha avuto il coraggio di affrontare questo problema fornendo ai Comuni strumenti per regolare quello che è diventato un vero e proprio albergo diffuso. Invece di collaborare verso un obiettivo comune, il Governo sceglie ancora una volta di difendere interessi speculativi anziché garantire i diritti di tutti a una casa e a una vita dignitosa nelle nostre città.

L’Alleanza per l’Abitare esprime profondo disappunto per questa decisione, che ignora l’evidente emergenza abitativa che colpisce Firenze e molte altre città, in Toscana e in tutto il Paese. L’aumento degli affitti brevi ha sottratto progressivamente alloggi alla residenza, escludendo intere fasce della popolazione: lavoratori, pensionati, giovani coppie, studenti fuori sede. Questo fenomeno ha trasformato i centri storici in dormitori turistici, privandoli della loro funzione abitativa e sociale, e ora colpisce anche le periferie.

Regolamentare il mercato degli affitti brevi non significa “fare le leggi da soli”, come affermano alcuni, ma rispondere a necessità concrete e urgenti. La Regione Toscana ha agito responsabilmente per tutelare il diritto all’abitare, colmando un vuoto normativo nazionale che il Governo continua a ignorare.

L’emergenza abitativa non è una questione secondaria: è una delle principali crisi sociali del nostro tempo e richiede risposte strutturali e coraggiose. Chiediamo al Governo di smettere di ostacolare le politiche locali che cercano di contrastare la speculazione e di avviare un vero confronto per una regolamentazione equa e sostenibile del mercato immobiliare.

Non si può continuare a sacrificare il diritto alla casa sull’altare della rendita turistica. L’abitare è un diritto fondamentale e non può essere subordinato agli interessi di pochi. L’Alleanza per l’Abitare continuerà a mobilitarsi, insieme alle realtà civiche e sindacali, per difendere il diritto alla residenza e chiedere una normativa nazionale che restituisca ai Comuni il potere di governare il proprio territorio nell’interesse dei cittadini.

Cgil, Federconsumatori e Sunia: “Il Governo dalla parte degli interessi finanziari, non dei cittadini”

“Il Governo, impugnando la legge regionale toscana sul turismo, manifesta chiaramente da che parte sta, quella degli interessi finanziari e della rendita, non certo dei cittadini, dei lavoratori e delle lavoratrici. La legge regionale sul turismo rappresenta un passo avanti importante per la sostenibilità delle nostre città e per tutelare coloro che desiderano viverci e lavorarci, e la Regione farà bene a difenderla costituendosi in giudizio”.

Cosi affermano Cgil Toscana, Cgil Firenze, Federconsumatori Toscana, Sunia Firenze e Toscana.

Stella (FI): “Da affitti brevi a fine vita, Regione sta creando caos istituzionale”

“Ormai è chiaro che la strategia della Regione Toscana a guida Pd è ben definita: fare campagna elettorale cercando lo scontro con il Governo su tutti i fronti, dalla legge sul turismo alla legge sul fine vita. Tuttavia, l’unico risultato ottenuto da Giani e dalla sinistra è stato quello di generare confusione istituzionale, danneggiando le imprese e i cittadini. Per la realizzazione di obiettivi ideologici, Pd e alleati approvano norme anticostituzionali o di competenza statale”.

Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

“Le norme sugli affitti brevi contenute nella legge regionale sul turismo sono palesemente incostituzionali, come sosteniamo da sempre, e il governo ha fatto bene a impugnarla – spiega Stella -. La legge consente ai Comuni di limitare i giorni o addirittura di vietare le locazioni turistiche. È una legge contro la proprietà privata, un attacco alla casa e alla libertà individuale che abbiamo denunciato fin da subito. Non poteva il governo non intervenire. Questa è una vittoria storica di Forza Italia, che ha condotto una battaglia quasi solitaria contro questa legge sin dall’inizio”.

Michelotti (FI): “La Legge toscana è propaganda. Bene scelta governo”

“Il governo Meloni ha come priorità il bene comune, quello dei proprietari di immobili e degli imprenditori, e lo ha dimostrato intervenendo contro la legge toscana sugli affitti brevi”.

Lo afferma in una nota il  deputato e vice coordinatore regionale toscano di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti.

“L’esatto contrario di quanto sta facendo il governatore della Regione Eugenio Giani che, attraverso una norma caratterizzata da limiti oppressivi e irragionevoli, ha dimostrato ancora una volta di utilizzare l’istituzione che presiede solo per propaganda personale e fini elettorali. Il tema degli affitti brevi necessita di una regolamentazione, ma non certo attraverso gli elementi inaccettabili presentati dalla legge toscana, che danneggiano la libertà di ciascuno di disporre dei propri beni. La proprietà privata è un valore costituzionale e quindi deve essere tutelata, non attaccata ideologicamente con strumenti normativi inverosimili e irricevibili. La volontà di limitare e impedire la disposizione di beni è solo l’ennesima forzatura di una sinistra che ha perso di vista le esigenze della comunità”.

Bianchini (FDI): “La Regione perde tempo con ricorsi, servono risposte concrete per il settore”

“La Regione Toscana sembra intenzionata a perdere ulteriore tempo con il ricorso contro l’impugnazione del Governo, mentre il turismo ha bisogno di una gestione reale e concreta”. Così si esprime la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Sandra Bianchini.

“È evidente che presentare ricorso è un diritto sacrosanto dell’ente regionale, ma il settore ha bisogno di risposte concrete che né la Giunta Giani né la Giunta Funaro intendono fornire. Il Pd ha creato grande confusione volendo affrontare un problema di natura residenziale toccando l’ambito turistico, e imbastendo una crociata contro gli affitti brevi e i proprietari immobiliari. Una battaglia inaccettabile per chi sostiene il diritto alla proprietà privata. Se il centro storico di Firenze ha perso la sua vocazione residenziale, non si può dare la colpa agli affitti brevi, ma a chi ha permesso lo svuotamento della zona di servizi per i residenti (scuole per l’infanzia, supermercati, parcheggi, giardini pubblici …).

“Tutti gli operatori del turismo, siano essi locazioni brevi o albergatori, meritano di avere le migliori opportunità. Per questo Fratelli d’Italia continuerà ad ascoltare tutti i soggetti coinvolti per trovare soluzioni condivise che garantiscano la libertà d’impresa e la residenzialità. Un confronto costruttivo che né la Regione né il Comune hanno perseguito.

“Il Governo Meloni ha ben chiara la natura del problema, e grazie all’introduzione del CIN ha fatto emergere una parte significativa del sommerso. Sappiamo che la questione non si risolve con questa iniziativa, ma anche che tutte le azioni intraprese finora dal Comune di Firenze e dalla Regione si sono rivelate inefficaci.”.

“Consiglio a Funaro, al Governatore Giani e all’assessore Marras di lavorare di più per gestire i flussi turistici, partendo da politiche concrete per la destagionalizzazione e la delocalizzazione. Non posso che definire disparati i commenti del Presidente di Regione, che ha parlato di presunti invidiosi del successo turistico della Toscana, alludendo che ciò sia il motivo del ricorso. Se il centrodestra governasse la Toscana, finalmente non solo il turismo esprimerebbe tutte le sue potenzialità, ma sarebbe attuata una seria politica industriale attualmente assente dall’agenda regionale e comunale.”.

 

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