I sindaci Fabio Mini e Roberto Giannoni al convegno provinciale della Cisl tenutosi a San Miniato

I sindaci Fabio Mini e Roberto Giannoni al convegno provinciale della Cisl tenutosi a San Miniato

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Questa mattina, i sindaci della zona hanno partecipato al convegno provinciale della Cisl a San Miniato per offrire un saluto istituzionale all’inizio dei lavori. Un saluto di fondamentale importanza, considerato il contesto attuale che l’economia e il mondo del lavoro attraversano, nonché le prospettive globali che influenzano le nostre realtà locali. Una situazione caratterizzata da luci e ombre che si riflette inevitabilmente nei nostri territori. In questo panorama, una regione con un distretto monoproduttivo ha la possibilità di affrontare le nuove sfide, a patto che tutte le parti coinvolte collaborino in modo sinergico, a partire dalle istituzioni.

Entrambi i sindaci, Fabio Mini di Castelfranco di Sotto e Roberto Giannoni di Santa Croce sull’Arno, hanno accolto con entusiasmo questo invito, portando non solo un saluto, ma anche importanti spunti di riflessione per il convegno.

Fabio Mini ha affermato: “È stato per me un onore e un dovere rispondere all’invito della Cisl. Questo convegno rappresenta un’occasione fondamentale per riflettere sulle conquiste raggiunte e, soprattutto, sulle sfide future che ci attendono come comunità e come lavoratori. In qualità di sindaco di Castelfranco di Sotto, sono pienamente consapevole del ruolo centrale e cruciale che i sindacati hanno svolto e continuano a svolgere nella tutela dei diritti dei lavoratori, nel promuovere politiche di equità e giustizia sociale e nel delineare una visione futura che non escluda nessuno.

La Cisl si è sempre distinta come una voce forte e incisiva per la promozione di un modello di sviluppo incentrato sulle persone, sui loro bisogni e diritti. Il lavoro deve essere il motore dell’inclusione, della giustizia e delle opportunità. È fondamentale comprendere che senza un lavoro dignitoso, non può esistere una comunità prospera. Oggi più che mai, il nostro impegno deve concentrarsi sul sostenere un modello di sviluppo che rispetti e promuova i diritti di tutti i lavoratori, con un’attenzione speciale per le nuove generazioni, le donne e i più vulnerabili. Come amministrazione comunale, crediamo fermamente che solo attraverso il dialogo e la collaborazione fra sindacato, istituzioni e imprese si possano trovare soluzioni concrete per supportare le persone.

Il territorio che rappresento necessita di lavoratori capaci di realizzarsi, crescere e vivere in una comunità inclusiva e solidale. Servizi pubblici, infrastrutture, sostegno alle imprese e un’educazione di qualità sono elementi valori fondamentali per costruire una realtà che ponga al centro la qualità della vita, la dignità e il benessere di tutti.

In questo contesto, il sindacato si configura come un partner indispensabile. La Cisl, con la sua tradizione di dialogo e il suo impegno in favore dei diritti, rappresenta una guida e una forza inarrestabile affinché le politiche pubbliche rispondano effettivamente alle esigenze dei lavoratori e delle loro famiglie. Ogni conquista dei lavoratori è una conquista per l’intera comunità.”

Il sindaco di Santa Croce sull’Arno, Roberto Giannoni, pur condividendo con Mini la disponibilità a un dialogo corretto e costruttivo con il sindacato, ha analizzato la situazione attuale dell’Italia da una prospettiva economica: “In questi giorni celebriamo l’anniversario dell’accordo di San Valentino, sottoscritto 41 anni fa, che ha aperto la strada al taglio della scala mobile; un patto che continua a rappresentare un punto di riferimento per chi crede nella concertazione per la crescita e il progresso sociale. Il vostro sindacato ha sempre privilegiato il dialogo e la responsabilità rispetto alle sterile contrapposizioni. Su questa base possiamo lavorare insieme per far crescere il nostro territorio.

Sul fronte del lavoro, dei diritti e della sicurezza, sono stati compiuti passi significativi. Tuttavia, resta un tema critico quello del reddito. In un contesto di inflazione determinata dalla situazione internazionale, assistiamo a un assottigliamento del potere d’acquisto dei lavoratori. La soluzione non può limitarsi a una concertazione con le imprese; è sempre più urgente ripensare le politiche fiscali e di prelievo, in modo da liberare risorse utili per i lavoratori. Ciò non significa deregolamentare, ma fare una revisione del sistema fiscale che non penalizzi le aziende e, nel contempo, protegga il potere d’acquisto dei lavoratori, che sono i motori della nostra economia e dei consumi. Credo che solo in questo modo si possa garantire un equilibrio tra tutte le parti, iniziando con una razionalizzazione della pressione fiscale. Questo è un cammino da percorrere insieme al sindacato, in un ottica di dialogo costruttivo e concertazione in cui noi sindaci dobbiamo fare la nostra parte per il futuro dei nostri territori e dei nostri cittadini.”

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