In merito alla triste vicenda dei tre gatti uccisi e abbandonati in un tombino a Carmignano, in provincia di Prato, è intervenuta l’Aidaa, Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, che ha offerto una ricompensa di 1000 euro “a chiunque possa fornire informazioni utili con una testimonianza rilasciata alle forze dell’ordine, secondo le modalità di legge, per identificare, denunciare e punire definitivamente i responsabili di questo gesto atroce e criminoso”. L’Aidaa ha inoltre sottolineato che le condizioni in cui sono stati ritrovati i corpi degli animali “possono implicare diverse motivazioni, tra cui una vendetta o un gesto dimostrativo, ma non escludiamo a priori la possibilità di rituali esoterici”.
La questione del ritrovamento senza vita dei gatti Sam, Dante e Ugo era stata sollevata nei giorni scorsi dalla Lav. La loro scomparsa era stata segnalata oltre due mesi fa dalle rispettive famiglie. La scoperta tragica è avvenuta all’interno di un pozzetto idraulico, in circostanze, come specificato dalla Lega Anti Vivisezione, che lasciano supporre un tentativo di occultamento post-mortem.
Gli accertamenti anatomo-patologici realizzati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana hanno evidenziato che la morte dei felini è stata provocata da gravi traumi, compatibili con violente percosse. “Il momento della morte coincide con il periodo della loro scomparsa e avvalora l’ipotesi di un’azione crudele e intenzionale”, ha aggiunto la Lav, che ha deciso di costituirsi parte civile nel processo e di impegnarsi a sostenere le famiglie dei gatti uccisi, “offrendo assistenza legale completa per perseguire chiunque si renda responsabile di simili atti barbarici. Non ci fermeremo finché giustizia non sarà fatta”. Infine, l’appello a “chiunque abbia informazioni utili per le indagini di farsi avanti e contribuire a far luce su questa terribile tragedia”, insieme alla richiesta di “una legge davvero efficace contro la violenza sugli animali”.
