“Con ventiquattro giorni di anticipo rispetto al viaggio dantesco (25 marzo), la nostra Misericordia di San Casciano – ha osservato il professor Marco Poli – ha deciso di mettere in scena uno spettacolo, unendo parola e musica“. Sabato primo marzo, infatti, nella Chiesa di Santa Maria sul Prato, di fronte a un pubblico numeroso (presente anche un’ampia partecipazione giovanile), guidati dalla straordinaria esibizione di due maestri della musica, Marco Papeschi al violino e Andrea Pennati alla chitarra, si è svolto, grazie al progetto curato dalla storica dell’arte Giovanna M. Carli per la Festa della Toscana, un’eccezionale esplorazione della dimensione umana e spirituale della Divina Commedia.
“La legge del contrappasso – ha fatto notare Carli – mi ha sempre colpito, in particolare quella che colpisce gli invidiosi, i quali non si trovano nell’Inferno, ma nel Purgatorio (canto XIII), con gli occhi cuciti con filo di ferro. L’invidia, causa di tanti mali che colpiscono la nostra società, è uno dei peccati che Dante ci invita a ponderare“.
Toccante è stata la prolusione del professor Roberto Cacciatori, che ha introdotto i canti I e X, approfondendo l’esilio di Dante, la sua vita politica, la Firenze dell’epoca e il giubileo del 1300 proclamato da Papa Bonifacio VIII, simbolo della corruzione morale della Chiesa per il Sommo Poeta. Applausi per i giovanissimi studenti della scuola secondaria di primo grado di San Casciano, coordinati dalla professoressa Sandra Ancillotti e dall’attrice e drammaturga Tiziana Giuliani. Applausi anche per Ismaele Mecocci, che ha recitato il canto XXVI dell’Inferno, per Sara Rossi (Purgatorio, Canto II), e per Yuki Parigi (Paradiso, Canto XV), tre giovani e talentuosi maturandi del Liceo classico ‘Alberti Dante‘ di Firenze.
Il progetto, realizzato dalla Misericordia di San Casciano in collaborazione con il Consiglio regionale della Toscana, ha un forte significato sociale poiché è stato concepito per supportare l’associazione per Crescere Insieme, che sostiene, promuove e offre soluzioni concrete a persone con abilità differenti e bisogni speciali, e per assistere i loro familiari.
Fonte: Ufficio Stampa