Oggi si celebra la Giornata Nazionale per l’Educazione e la Prevenzione contro la violenza nei confronti del personale sanitario e socio-sanitario. Per questa occasione, la Fp Cgil ha organizzato due flash mob a Firenze: uno presso l’Aou Careggi e l’altro all’Ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli, dove sono stati esposti cartelli e distribuiti adesivi con il messaggio “Stop alle aggressioni al personale sanitario e socio sanitario”, insieme a volantini informativi.
Presso l’Aou Careggi, nel 2024, sono stati segnalati 150 operatori (per la maggior parte donne), di cui oltre 30 hanno subito aggressioni fisiche e il resto verbali, principale responsabile spesso è il paziente, mentre in casi meno frequenti sono i familiari o caregiver.
Nell’ambito dell’Usl Toscana Centro, nel 2024, si registrano 637 segnalazioni di aggressioni ai sanitari, 180 da parte di operatori maschi e 457 da parte di operatrici femmine. I luoghi maggiormente colpiti includono: ospedale 331, Spdc 80, Dea 120, degenze 82, ambulatori 46, territorio 137, Rems- Spdc nel territorio 49, cup/front office 31, ambulatori territoriali 22.
I dati regionali evidenziano che nel 2022 ci sono state 1258 aggressioni (di cui 935 verbali e 323 fisiche), mentre nel 2023 si assiste a un incremento del 43% (1769 aggressioni verbali, 478 fisiche e 109 alla proprietà degli enti). I contesti maggiormente colpiti includono i Pronto Soccorso e i servizi di emergenza, quelli di salute mentale e dipendenze, reparti di degenza geriatrica, servizi di continuità assistenziale, servizi socio-sanitari territoriali e front-office per le prenotazioni sanitarie; le figure più colpite sono Infermieri, Medici, Operatori Socio Sanitari e Assistenti Sociali, con oltre il 70% degli aggrediti che sono donne, un fenomeno che nel 2024 sembra continuare a crescere del 20%.
La Fp Cgil di Firenze dichiara: “Nonostante la normativa sia diventata più severa nei confronti degli aggressori, gli episodi di violenza continuano ad aumentare, un fenomeno paradossale che mette a rischio la salute e la sicurezza di coloro che si prendono cura della salute dei cittadini. È chiaro che il ridimensionamento del Sistema Sanitario Nazionale, la carenza di personale, le difficoltà nell’accesso alle cure, le lunghe liste di attesa, le disuguaglianze e l’impoverimento sociale hanno incrinato il patto di fiducia tra cittadini e operatori sanitari. Tuttavia, nessuna giustificazione può essere valida per coloro che commettono atti di violenza.”
La Fp Cgil Firenze chiede, come già fatto in passato, che “vengano adottate misure adeguate per combattere questo fenomeno, poiché è inaccettabile che chi si reca al lavoro ogni giorno debba subire aggressioni. Ribadiamo le nostre proposte, già presentate in un apposito decalogo (https://cgilfirenze.it/2025/01/basta-aggressioni-al-personale-della-sanita-le-10-proposte-fp-cgil-usl-tc/) ai vari tavoli istituzionali, come incontri aziendali o il confronto avvenuto con la Prefettura la scorsa estate. Crediamo che le istituzioni a tutti i livelli debbano adottare misure concrete e investire realmente nella sicurezza del personale e degli utenti che accedono ai diversi presidi sanitari. Chiediamo inoltre a tutte le istituzioni, dalla Regione ai Comuni, di dedicarsi a campagne informative e di sensibilizzazione su tutta la popolazione contro le aggressioni al personale sanitario.”
Fonte: Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze