Esito favorevole dell'incontro tra amministratori e cittadini sul futuro del museo di Orentano.

Esito favorevole dell’incontro tra amministratori e cittadini sul futuro del museo di Orentano.

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Durante l’incontro tenutosi lunedì 27 gennaio presso la palazzina comunale, i posti a disposizione erano tutti esauriti. Gli amministratori di Castelfranco di Sotto si sono confrontati con i cittadini di Orentano su un tema di grande rilevanza: il futuro del museo di Orentano e la gestione dei reperti. Il sindaco Fabio Mini ha inaugurato la riunione fornendo una panoramica della situazione attuale, evidenziando l’impossibilità di mantenere i reperti nel loro attuale alloggio per due motivi principali. Primo, la sovrintendenza ha richiesto di rendere il museo fruibile, ma ciò implica il rispetto delle normative per l’immobile privato, per il quale il comune versa un affitto, comportando spese significative di circa 40mila euro, che non possono essere investite in una struttura di proprietà altrui.

“Nessuno – ha affermato il sindaco Mini – ha l’intenzione di rimuovere i reperti da Orentano, data la forte affezione della comunità per questo patrimonio museale. Sicuramente, trovare una soluzione è complicato, ma ci impegneremo a fondo per evitare il trasferimento, partendo dalle proposte scaturite durante la riunione.
Successivamente, si è aperto un dibattito in cui ogni cittadino ha potuto esprimere la propria opinione, con un comune denominatore: la richiesta di mantenere i reperti a Orentano, una condizione che, di per sé, non garantirebbe la salvaguardia del patrimonio museale dalle decisioni della sovrintendenza, se non venisse riallestita un’esposizione fruibile e aperta al pubblico.

Alla fine, è emersa una sintesi tra le varie posizioni. Dopo un confronto costruttivo tra gli amministratori comunali e i cittadini, durante il quale anche l’ex sindaco Gabriele Toti ha preso la parola confermando che la posizione della giunta Mini è valida, ma comunque non è semplice trovare una nuova sede per il museo a Orentano, si è deciso di considerare due possibili soluzioni. La prima prevede il trasferimento del museo nell’attuale villetta all’ingresso del paese (la Viareggina), oggi utilizzata da alcune associazioni. Questa opzione è stata suggerita anche da diversi cittadini. La seconda, proposta da alcuni presenti, consiste nell’esaminare la possibilità di ampliare la palazzina comunale nel terreno retrostante di proprietà comunale, realizzando un secondo edificio.

Alla fine della riunione, è stato deciso che l’amministrazione comunale avvierà valutazioni tecniche su entrambe le ipotesi, che dovranno necessariamente tener conto del parere della sovrintendenza, poiché rimane fermo il principio che il comune può decidere dove allocare il museo, ma i reperti restano di proprietà dello Stato, e quindi l’ultima parola spetta all’ente preposto alla tutela del patrimonio storico, artistico e archeologico.
I cittadini hanno accolto questo percorso e l’assemblea si è conclusa in un clima di serenità. Tuttavia, va sottolineato che questo processo non sarà immediato a causa dei tempi tecnici necessari per le varie verifiche. Il sindaco ha concordato con i cittadini presenti che una volta completate le prime valutazioni, sarà opportuno incontrarsi nuovamente per esaminare quanto emerso. Nel frattempo, per comunicazioni più semplici, è stato designato come referente il presidente del Ccn, Gino Carmignani.

“Mi sembra – ha dichiarato Mini – che l’assemblea si sia svolta in un contesto di confronto proficuo e positivo. È stato un piacere ascoltare le istanze dei cittadini e, come abbiamo visto, sono emerse idee che esamineremo per la loro realizzazione pratica, come quella di ampliare la palazzina comunale. Certamente si tratta di opzioni costose per il comune e le risorse non abbondano, ma nessuna di esse viene scartata e ci adopereremo per capire se si tratta di proposte fattibili. Il confronto senza pregiudizi è sempre vantaggioso per tutti. Siamo disponibili a trovare una soluzione, e se dovessero sorgere ulteriori idee, i cittadini devono comunicarcele e anche queste, se attuabili, verranno analizzate tecnicamente. Sono ottimista riguardo all’opportunità di risolvere la questione del museo.”

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