È venuto a mancare don Giovanni Finocchi, sacerdote missionario fidei donum della Diocesi di Prato operante in Ecuador. Aveva 67 anni ed è deceduto presso l’ospedale Santo Stefano di Prato a seguito di un aggravamento della sua salute. Don Giovanni era tornato a Prato un mese fa per ricevere cure, ma il suo stato clinico era molto fragile, portandolo a una morte rapida e inaspettata. L’estrema unzione gli è stata somministrata in ospedale dal fratello sacerdote don Luca, con il quale ha condiviso oltre trent’anni di esperienza missionaria in America Latina.
La notizia della sua scomparsa è giunta proprio mentre il vescovo Giovanni Nerbini si preparava a iniziare un momento di preghiera per la salute di Papa Francesco. «Ricordiamo don Giovanni con gratitudine e ringraziamo il Signore per il servizio che ha offerto alla nostra Chiesa e a quella ecuadoriana, sempre caratterizzato da amore per l’Eucarestia e per i poveri», ha dichiarato mons. Nerbini.
Ordinato dal vescovo Pietro Fiordelli nel 1988, don Giovanni Finocchi raggiunse il fratello don Luca in Ecuador nel 1991, dove insieme hanno creato un sodalizio missionario che è durato oltre trent’anni. Il loro cammino è iniziato ad Atacames, proseguito a Montalvo e attualmente si trovava nella parrocchia di San Cristobal a Quevedo, una comunità di 35mila abitanti. Inoltre, come molti sacerdoti della zona, si occupava di piccole comunità pastorali distanti dalla città, con un grande bisogno di un sostegno spirituale. Tra i suoi ultimi impegni c’è stata l’apertura di una nuova parrocchia a Esperanza, dove è stata eretta una chiesa.
«Uno dei motivi principali della nostra missione in Ecuador – ha dichiarato don Giovanni in una recente intervista a Toscana Oggi – è che ci sono pochi sacerdoti; il sacerdote è colui che deve aiutare la gente a rendere grazie. Eucarestia significa proprio rendimento di grazie e quando celebriamo con la gente, non facciamo altro che rispondere alla chiamata di Dio».
A Prato, la vocazione di don Giovanni, come quella del fratello, è sbocciata all’interno della Comunità Cristiana di Sant’Anna, sotto la guida di monsignor Carlo Stancari. Successivamente, dopo l’ordinazione sacerdotale e il primo incarico di vice parroco a Galcetello, è arrivata la decisione di partire in missione.
Durante il loro servizio missionario, i due sacerdoti pratesi sono supportati dalla Diocesi di Prato e dal gruppo Marimba della parrocchia di Santa Maria delle Carceri. Nel 2022, hanno avuto la visita del vescovo Giovanni Nerbini, che ha rinnovato la sua vicinanza e il suo affetto per il prezioso lavoro che svolgono a favore della comunità.
Fonte: Diocesi di Prato