Cestino della spazzatura rimosso sotto la statua della Madonna: l'ex consigliere Asciuti comunica "Spostato dopo segnalazione".

Cestino della spazzatura rimosso sotto la statua della Madonna: l’ex consigliere Asciuti comunica “Spostato dopo segnalazione”.

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Un cestino posizionato sotto una statua nel centro di Firenze ha suscitato polemiche. A sollevare la questione è stato l’ex consigliere comunale Andrea Asciuti, membro di Firenze Vera, il quale ha presentato una segnalazione ad Alia per far spostare il contenitore dei rifiuti in via Vacchereccia, vicino a Piazza della Signoria. “In questo luogo,” spiega Asciuti, “si trova, dal 1954, uno dei più bei tabernacoli mariani, con una statua della Madonna con il Bambino e angeli, realizzata dallo scultore Mario Moschi. Nota come ‘Madonna della pace’, la statua è stata collocata come segno di gratitudine dopo la conclusione dei lavori di ricostruzione e riparazione dei danni causati dalla Seconda Guerra Mondiale”.

Il cestino prima del riposizionamento

Qualche giorno fa, “una guida turistica mi ha inviato una foto e un commento infastidito: proprio sotto la statua era stato collocato un cestino di ghisa, certamente utile, ma inappropriato per la location”. Così, “ho deciso di contattare Alia, l’azienda che gestisce i rifiuti. Ho scaricato l’app Alia e, martedì 4 febbraio, ho inviato una segnalazione, allegando una foto scattata il 30 gennaio. Ho fatto notare che, sulla pagina Wikipedia dedicata a via Vacchereccia, è visibile una foto del tabernacolo; in quell’immagine, il cestino di ghisa non si trova sotto la statua, ma è chiaramente distante. Perché il cestino è stato poi spostato e messo perfettamente allineato con la statua della Madonna? Ho dunque chiesto ad Alia”, continua Asciuti, “di riposizionare il cestino come appariva nella foto di Wikipedia. Venerdì 7 ho ricevuto una risposta da Alia: ‘In merito alla sua segnalazione, informiamo che il cestino è stato spostato come richiesto’.”

Ho verificato di persona, e il pesante cestino di ghisa è stato riposizionato lontano dalla statua. Alia ha corretto il proprio errore. Come interpretare questo fatto? Un caso di trascuratezza risolto felicemente? Non saprei”, conclude Asciuti, “ma è perlomeno un esempio di come possiamo migliorare la nostra città, ognuno facendo la propria parte, dai cittadini alle istituzioni”.

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