I Carabinieri della Compagnia di Livorno hanno effettuato controlli estesi nei comuni di Livorno e Collesalvetti, registrando un bilancio di 96 persone e 38 veicoli controllati. Questi controlli sono stati orientati alla prevenzione dei reati in generale, con particolare attenzione al contrasto del consumo e spaccio di droga e alla mala movida, senza trascurare la sicurezza stradale.
Nell’ambito della prevenzione e repressione dei reati legati agli stupefacenti, gli agenti, in conformità con la nuova e più rigorosa normativa stradale, hanno utilizzato 16 tamponi salivari come “precursori” per rilevare l’uso di sostanze stupefacenti alla guida.
Durante l’operazione, svolta principalmente nelle ore notturne, i Carabinieri della Stazione di Livorno Centro hanno arrestato due individui: un uomo di 50 anni di origine africana residente a Livorno e una donna quarantenne del posto. L’uomo è stato trovato a violare una misura cautelare che gli impediva di avvicinarsi alla donna da cui era stato allontanato qualche mese fa per comportamenti considerati persecutori. I militari in pattuglia li hanno osservati insieme per le vie del centro, ignari dei controlli, scoprendo che, nonostante l’uomo fosse sotto monitoraggio elettronico, la coppia stava cercando di eludere la misura. Per questo motivo, entrambi sono stati arrestati in flagranza di reato. L’uomo è stato incarcerato a disposizione dell’AG, mentre la donna, dopo la convalida dell’arresto, è tornata in libertà non essendoci ulteriori necessità cautelari.
Nell’ambito della medesima operazione, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno denunciato due individui per guida in stato di ebbrezza: un ragazzo di 19 anni sorpreso a circolare in viale della Libertà sul suo ciclomotore con un tasso alcolico di 1,22 g/l. Un destino simile è toccato a un giovane di 22 anni controllato alla guida di uno scooter in via Cottolengo, con un tasso alcolico di 1,8 g/l, quindi oltre i limiti consentiti.
I controlli sono stati effettuati nell’ambito dell’intensificazione dei servizi disposta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno, in linea con le direttive strategiche condivise durante il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura di Livorno.
Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, si considerano presunti innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza attraverso una sentenza irrevocabile.