Calenzano: nuove perquisizioni nell'ambito delle indagini sull'esplosione del deposito Eni

Calenzano: nuove perquisizioni nell’ambito delle indagini sull’esplosione del deposito Eni

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Recentemente, sono state condotte nuove perquisizioni, e ieri si è svolto un ulteriore sopralluogo nel sito dell’incidente, presso il deposito Eni di Calenzano (Firenze), nell’ambito delle indagini relative all’esplosione avvenuta il 9 dicembre.

Le perquisizioni, come riportato da Repubblica Firenze, sono il seguito di quelle effettuate nei giorni immediatamente successivi all’incidente, che hanno nuovamente coinvolto gli uffici di Eni.

Al vaglio del pm ci sono diversi elementi, inclusi i verbali delle ispezioni svolte nel tempo, le schede tecniche delle attrezzature utilizzate dalla società responsabile della manutenzione, Sergen srl, i risultati delle operazioni di manutenzione effettuate nel 2024, i rapporti di audit interni realizzati da Eni e i verbali di coordinamento tra le due aziende per la redazione del Duvri (documento unico di valutazione dei rischi interferenti).

Un altro punto su cui si sta indagando è se la linea di benzina oggetto dei lavori fosse ancora attiva e non dismessa (durante le ispezioni sono stati riscontrati residui di carburante). Ieri, gli inquirenti hanno effettuato un nuovo sopralluogo nel deposito, questa volta con i consulenti incaricati della maxi-perizia. Secondo fonti vicino alle indagini, sono stati raccolti elementi di particolare rilevanza, che potrebbero portare a una rapida evoluzione dell’inchiesta.

Luca Tescaroli, procuratore capo di Prato, ha dichiarato nei giorni scorsi al Senato davanti alla commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro che l’indagine si trova in una “fase nevralgica”.

L’inchiesta è ancora a carico di ignoti, e sia Tescaroli che il pubblico ministero Massimo Petrocchi stanno considerando i reati di omicidio colposo plurimo, crollo doloso di costruzioni o altri disastri e rimozione o omissione dolosa delle cautele contro gli infortuni sul lavoro.

Il deposito della maxi-perizia dei consulenti è programmato per il 14 febbraio, e potrebbe dare origine alle prime iscrizioni nel registro degli indagati.

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