Ieri pomeriggio, il vernissage della mostra di pittura “L’opera malgrado sé”, personale di Tommaso Nelli (Roma 1973), ha creato un’atmosfera internazionale tra le suggestive architetture di Palazzo Malaspina e le antiche pietre del borgo di San Donato in Poggio. Oltre duecento partecipanti, tra cui numerosi visitatori italiani e stranieri, hanno affollato le sale del palazzo rinascimentale per apprezzare il percorso culturale offerto dal maestro astrattista, inaugurando un nuovo anno di eventi e obiettivi dedicati all’arte contemporanea già promossi dall’amministrazione comunale. Il sindaco David Baroncelli ha inaugurato l’evento, facente parte di un progetto più ampio di promozione dei linguaggi contemporanei che caratterizza la nuova stagione artistica di Palazzo Malaspina.
“Con il percorso artistico di Tommaso Nelli, che abbiamo l’onore di presentare in uno dei palazzi storici più prestigiosi della Toscana – dichiara il sindaco David Baroncelli – continuiamo la nostra mission culturale di promuovere la conoscenza dell’arte contemporanea come forma partecipata, con un fondamentale ruolo educativo. Nella dimensione artistica attuale, si presentano numerose occasioni di condivisione, essenziali per integrare nel nostro tessuto culturale e sociale i valori collettivi e civili, che ci permettono di riconsiderare la contemporaneità e contribuire allo sviluppo della nostra comunità.”
Negli intricati dettagli delle forme, talvolta riconoscibili, delle figure e dei paesaggi che abbigliano eleganti e poetiche stilizzazioni, si coglie l’effervescenza vitale dell’autore, quella inquietudine attratta dalla ricchezza del pluralismo etnico, capace di connettere ragione e sentimento, dialettica e istinto, riflettendo sulla chiaroscurità dell’esistenza. Nelle trame pittoriche di Tommaso Nelli, artista di origine romana e toscana d’adozione, laureato in Storia alla Oxford University, si manifestano i percorsi di un viaggiatore colto, privo di steccati, animato da idee di libertà e ponti culturali, testimoniando il segno dinamico di un artista che nutre le proprie esperienze formative e professionali incrociando vite e linguaggi espressivi attraverso città e paesi del mondo, da Londra a New York, passando per Istanbul. La sua ricerca, discreta e tenace, è quella di un esploratore in cerca di sfumature e colori, emergendo con forza tramite un processo di sperimentazione che fonde materiali diversi.
Oltre sessanta opere, realizzate a tecnica mista su tela, che resteranno esposte fino al 30 marzo, occupano con energia i tre piani di Palazzo Malaspina nel cuore di San Donato in Poggio, tessendo una memoria contemporanea che si avvicina alla dimensione reale per coglierne l’essenza e l’impatto della creazione artistica, densa di simbolismo e verità.
Discendente da una famiglia d’arte – con il padre Andrea, pittore, e il nonno Piero, regista e scrittore tra gli esponenti del neorealismo cinematografico italiano – Tommaso Nelli, attivo da venti anni nel panorama pittorico, è protagonista di una retrospettiva che illumina il concetto di arte libera, capaci di catalizzare emozioni e di vivere di luce propria, per rinascere nel contatto con il mondo. Ogni opera è una composizione di forme, linee e colori, capace di distaccarsi dalla mano che l’ha creata e di percepirsi in modo nuovo sotto sguardi diversi.
Con un linguaggio stilistico che richiama l’espressionismo nordico, il percorso espositivo realizzato dal Comune nell’edificio storico di San Donato in Poggio, a cui l’artista è profondamente legato fin dalla sua infanzia, costituisce un mosaico narrativo che dispiega visioni, sogni, desideri e riflessioni evocative su un mondo di ossimori e costruzioni fragili ma resilienti, tracciando un cammino artistico che abbraccia il periodo dal 2009 al 2024, frutto del contatto con luoghi e culture diverse.
Pennellate decise e materiche delineano lo spirito poliedrico del maestro, affascinato dalle infinite possibilità del colore e dell’essere se stesso. Questa inclinazione al movimento interiore si rivela nei contrasti delle terre abitate, dominate da reti cromatiche che convivono in armonia tra toni caldi e freddi, una condizione che non è mai forzata, ma anzi ricercata, vissuta subconscientemente.
“Invito la comunità a visitare questa straordinaria mostra e ad esplorare la profondità del pensiero di Tommaso Nelli – conclude David Baroncelli – dove le forme e i colori diventano mezzi espressivi per indagare e raccontare astrazioni di una realtà impregnata di valori e impegno culturale, un cammino comune all’umanità, manifestandosi nella ricerca incessante di equilibri tra forze e motivazioni contrapposte, l’ineluttabile coesistenza di luci e ombre in ogni forma di vita.”
Per prenotare visite guidate è possibile contattare direttamente l’artista: cell. 331 9652078, tommasonelliart@gmail.com, @tommaso9957 (Instagram)
Ingresso libero.
L’opera malgrado sé. Opere pittoriche di Tommaso Nelli
1 febbraio 2025 – 30 marzo 2025 – Palazzo Malaspina San Donato in Poggio
Orari di apertura: venerdì, sabato, domenica dalle ore 16.00 alle 19.00
TOMMASO NELLI Lo sviluppo artistico di Tommaso Nelli si manifesta nella pittura, sua prima attività sin dall’infanzia, dopo aver studiato le scienze umane. Trasferitosi in Inghilterra, vive in una Londra ricca di contrasti sociali e visivi, dove il conservatorismo, gli scioperi dei minatori, le Falklands e il punk si intrecciano. Nel 1994 si laurea in storia alla Oxford University (First Class Honours) con indirizzo in Storia dell’Arte, proseguendo con un Masters in letteratura comparata e filosofia alla SSEES (School of Slavonic and East European Studies), University College London. Nel 1998 partecipa al Foundation Course della Camberwell School of Art. La visitazione della mostra “Sensation” alla Royal Academy of Arts lo convince del valore intrinseco della pittura. Lavora nei campi del reportage, fotografia, sceneggiatura e traduzione, continuando a scrivere e dipingere fino al 2009, quando la pittura diviene la sua principale vocazione, dopo vari soggiorni nel Mediterraneo e nei Balcani, includendo l’Anatolia, la Romania e Belgrado negli anni ‘90. Vive e lavora a Istanbul e New York, dove espone e inizia contatti con esponenti dell’Espressionismo Astratto come Paul Resika, prima di tornare in Toscana con la famiglia.
Fonte: Comune di Barberino Tavarnelle – Ufficio stampa