Immagine di archivio: il sito dell’esplosione verificatasi presso la libreria “Il Bargello” a Firenze nella notte del 31 dicembre 2016
Oggi, 15 febbraio, intorno alle ore 03.00, a Vallecas (Madrid), un quartiere del centro della capitale spagnola, Salvatore Vespertino, un militante anarchico italiano di 38 anni, è stato arrestato dalla Polizia Nazionale spagnola. Era latitante dal luglio del 2023 e si era reso irreperibile da febbraio.
La notizia è stata comunicata dalla Polizia di Stato, Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, che ha riferito quanto segue:
Dai primi giorni della latitanza, è stato creato un gruppo investigativo formato da personale della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e della Digos di Firenze. Su delega della Procura fiorentina, sono state avviate indagini complesse e si è costituito un dispositivo specifico per la ricerca del soggetto, concentrandosi sul gruppo di soci e sui legami già noti intrattenuti all’estero (Spagna, Francia, Svizzera, Grecia). Di conseguenza, le forze di polizia di questi Paesi sono state coinvolte con richieste di cooperazione internazionale costantemente rinnovate nel corso di quest’anno e mezzo di latitanza, permettendo di fatto di arrivare alla cattura.
Il soggetto, il 14 luglio 2023, era stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione a 8 anni di reclusione per fabbricazione, detenzione e porto di ordigni esplosivi, ritenuto responsabile insieme al complice Pierloreto Fallanca, arrestato a Bologna la stessa sera del 14 luglio in esecuzione della sentenza. Questo era parte dell’inchiesta giudiziaria “Panico”, in cui altri 8 imputati sono stati condannati a pene tra 3 mesi e 5 anni di reclusione per vari reati. L’attentato alla libreria “Il Bargello”, riconducibile al movimento di estrema destra “Casapound”, avvenne a Firenze nella notte del 1° gennaio 2017. Un artificiere della Polizia di Stato subì gravissime lesioni mentre tentava di disinnescare l’ordigno piazzato sul posto (l’operatore perse un arto superiore e un occhio. Il processo di primo grado si chiuse il 22 luglio 2019 con una condanna da parte del Tribunale di Firenze a 26 anarco-insurrezionalisti. La Corte di Appello di Firenze, con sentenza del 4 maggio 2021, condannò 18 imputati a pene da 1 mese a 8 anni di reclusione, mentre 5 estremisti furono assolti; ulteriori 3 ricevettero condanne pecuniarie).
Il militante anarchico sardo, in particolare, è destinatario dell’ordine di esecuzione nr. 319/2023 SIEP emesso il 14.7.2023 dalla Procura Generale della Repubblica di Firenze per l’espiazione di una pena residua complessiva di 5 anni, 6 mesi e 1 giorno di reclusione (tenendo conto del periodo già scontato in custodia cautelare; il 3 agosto 2017, il soggetto fu arrestato e successivamente posto in custodia cautelare in carcere) per reati di porto abusivo di armi, lesioni personali gravissime e danneggiamento, estesi a livello internazionale.
In dettaglio, Salvatore Vespertino è stato identificato come responsabile dell’attentato grazie a una traccia di DNA lasciata sull’ordigno, identificata a seguito di un lavoro meticoloso e accurato di analisi condotto dalla Polizia Scientifica, supportato dagli elementi emersi da un intenso lavoro investigativo della Digos di Firenze e del personale della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, che hanno superato tutti i gradi del vaglio giurisdizionale.