Il progetto di espansione del parcheggio del Cencione, a San Miniato, è stato oggetto di un vivace dibattito politico durante il consiglio comunale del 22 scorso. Il nostro gruppo consiliare ha evidenziato diverse criticità riguardo al progetto, manifestando dubbi sulla sua sostenibilità economica e sulla compatibilità con il contesto ambientale e paesaggistico.
Riteniamo che preveda costi eccessivi rispetto al numero limitato di posti auto previsti e non tenga conto di tutte le alternative possibili, inclusa quella già contemplata nel piano urbanistico vigente.
Analizzando il piano in dettaglio, possiamo sottolineare alcune considerazioni: è previsto il consolidamento del costone e la creazione di un numero limitato di posti auto per un costo totale di euro 3.259.061,24 (circa 80.000 euro per ogni posto auto, un investimento sproporzionato se considerato in relazione agli interventi di consolidamento del versante a rischio frana). Inoltre, l’Amministrazione comunale ha conferito ulteriori incarichi a tecnici di loro fiducia per un importo di euro 50.000.
Sappiamo che le soluzioni proposte sarebbero tre: la prima prevede la realizzazione di 18 posti auto; la seconda arriva a 20, incorporando il consolidamento; la terza, giudicata problematicamente funzionale in quanto più distante dal centro, prevede 160 posti distribuiti su diverse porzioni di terreno e con l’onere di vari espropri privati.
Come gruppo politico abbiamo contestato queste proposte e abbiamo coinvolto tecnici di nostra fiducia, da cui è emersa una soluzione alternativa: la creazione di un grande parcheggio in valle, accessibile anche ai bus turistici, che riserverebbe il parcheggio del Cencione esclusivamente ai residenti, integrato con un impianto di risalita a binario inclinato, come è già utilizzato in molti altri centri storici.
Sembra che la previsione di 40 posti auto in più rispetto agli attuali servirebbe solo a liberare piazza del Popolo dal parcheggio.
Non ci risulta che tra le tre soluzioni progettuali confrontate sia stata considerata quella delineata nel vigente strumento urbanistico, che, in parte riprendendo la soluzione vincitrice del concorso di progettazione per la valle del Cencione del 1989 (Arch. Lanfranco Benvenuti), meriterebbe di essere valutata.
Si tratta di un progetto incompleto nella valutazione di tutte le alternative disponibili e insostenibile a causa di un forte squilibrio tra costi e benefici.
Abbiamo richiesto una valutazione approfondita del progetto nella commissione consiliare “ambiente e territorio”, per coinvolgere tutti gli attori interessati e trovare una soluzione condivisa.
Crediamo che il progetto attuale sia insostenibile e non soddisfi le vere necessità della città”, dichiara PAOLO VALLINI. Proponiamo una soluzione più razionale ed economica, che consideri anche le esigenze dei residenti e la tutela del paesaggio e dell’ambiente, sottolineando che sarà sempre necessario il parere della Soprintendenza.
Per quanto riguarda il versante a rischio frana sotto corso Garibaldi, riterremmo più opportuno consolidarlo mediante interventi di ingegneria naturalistica, come già fatto per la parte sotto i giardini Bucalossi, piuttosto che con il cemento dell’ampliamento del parcheggio. L’aggravio di peso renderebbe ancora più critica la situazione attuale, comportando ulteriori e costosi interventi.
Paolo Vallini
Capogruppo Forza Italia San Miniato per il Cdx