La pioggia si è finalmente fermata, ma dopo il panico è il momento di rimboccarsi le maniche e valutare i danni. Le strade di Ponzano, ora prive d’acqua, sono piene di mobili, elettrodomestici e vari oggetti: i resti dell’alluvione. I residenti hanno svuotato garage e scantinati che erano stati sommersi, disfandosi di ciò che era stato danneggiato dall’acqua e accatastando le proprie vite ai margini delle strade.
I vicini si uniscono in aiuto reciproco, tutta la frazione è attiva mostrando una grande solidarietà. “I danni sono gravissimi nelle abitazioni, negli uffici e nei magazzini. Ci rimbocchiamo le maniche e andiamo avanti”, racconta un uomo. Molti abitanti hanno distribuito guanti, attrezzi e panni per la pulizia, dando il massimo supporto possibile.
Due studenti fuori sede di Pisa si sono recati nella frazione per prestare aiuto: “Veniamo da Milano e dalla Sardegna, studiamo a Pisa, abbiamo sentito cosa stava succedendo e siamo venuti a dare una mano“. Alcuni vicini, quelli che ripetono “noi siamo stati fortunati” o “siamo dei miracolati”, si sono messi al lavoro per aiutare: “È un nostro dovere“, affermano.
“Stiamo rimuovendo la roba dai magazzini, tutto ciò che era dentro è rovinato – dice uno di quelli che si ritiene ‘fortunato’ – Sto cercando di portare via il possibile. Ho la casa leggermente sopraelevata, me la sono cavata, i miei vicini hanno tutto sott’acqua“.
In un condominio, l’acqua ha sommerso 18 garage, l’ascensore si è rotto e alcune pareti portanti sono danneggiate: “Abbiamo portato quasi tutto fuori, ora bisogna pulire e verificare i danni strutturali che sono abbondanti, si parla di migliaia e migliaia di euro”.
Nell’aria si avverte la fatica dopo due giorni di ansia e duro lavoro per svuotare le case, ma anche un senso di rabbia: “In due giorni non si è visto nessuno”, racconta un imprenditore che ha dovuto buttare via migliaia di euro di merce – ci siamo aiutati fra di noi. Le sole mani che abbiamo avuto sono state quelle della vicinanza! Avevamo fino a 40 cm d’acqua in casa, ieri, quando sono arrivati il sindaco e le istituzioni, ci siamo arrabbiati perché non c’erano idrovore, né nessuno ad aiutare. Stanotte sono venuti a rimuovere l’acqua e stamattina non l’abbiamo trovata. Qualcuno l’aveva tolta, ma in ritardo”.
Ci sono, a dire il vero, centinaia di volontari attivi dall’Empolese, e da ieri a Ponzano la Protezione Civile e la Misericordia hanno lavorato senza sosta: “Sono stati bravissimi i volontari, ci hanno assistito”, dicono due signore. Ma l’eccezionalità dell’evento e i danni subiti lasciano un diffuso senso di scoraggiamento.
Le polemiche riguardano soprattutto quella che alcuni residenti definiscono una “cattiva comunicazione dell’emergenza“. Come riportato, l’Orme sarebbe esondato alle ore 11.30 e il Consorzio di bonifica è intervenuto “dalla tarda mattinata“, come annunciato dal sindaco sul suo profilo social. La ‘falla’ era quindi nota, ma la cittadinanza non è stata informata: “Non c’è stata comunicazione, nessuno sapeva nulla – dice un cittadino – Nessuno ha portato sabbia o ha messo paratie perché non ci sono stati avvisi, né comunicazioni ufficiali”. La prima comunicazione riguardo l’Orme sarebbe avvenuta proprio nel post sopra citato del sindaco, all’1.02 di notte: “Abbiamo riparato lo ‘strappo’ che l’Orme ha causato all’argine grazie al lavoro del consorzio che va avanti dalla tarda mattinata”.
Da quanto si riesce a ricostruire, sembra proprio che l’Orme sia il ‘responsabile’ dell’alluvione, come confermato anche dall’Amministrazione comunale. L’acqua, fuoriuscita dietro la REMS di Pozzale a circa un chilometro da Ponzano, si è riversata nei campi e filtrando è entrata nel sistema idraulico. Questo era già sotto pressione a causa della chiusura delle paratie dell’Arno, utilizzate per evitare che le acque del fiume affluissero nel reticolo, e naturalmente a causa delle intense piogge. Il sistema idraulico non ha retto e il resto è noto.
Da ieri mattina si è attivato il piano per liberare la frazione dall’acqua, e le operazioni si sono concluse in serata. Inizialmente si è cercato di deviare l’acqua verso il rio dei Cappuccini, poi, con l’abbassamento del livello dell’Arno, è stato possibile aprire le paratie. Le strade sono state liberate e sono state attivate le idrovore anche per le abitazioni.
Ieri sul posto si sono recati anche il sindaco Alessio Mantellassi, il presidente della regione Eugenio Giani e la sindaca della Metrocittà Sara Funaro. Giani ha annunciato che chiederà lo stato di emergenza nazionale e che per Ponzano saranno previsti aiuti. Il sindaco di Empoli, Mantellassi, ha dichiarato sui social che “per le richieste di risarcimento danni è necessario creare documentazione fotografica della situazione degli immobili. Ci stiamo organizzando per richiedere il riconoscimento dei risarcimenti”.