Si è inaugurata presso Palazzo Bastogi la mostra collettiva di arte contemporanea Amare è un’altra cosa, promossa dall’associazione Art Decò. Dopo i saluti del Marco Casucci, vicepresidente del Consiglio regionale, ha preso la parola la presidente dell’associazione, Mariangela Baldi.
“Questa iniziativa, curata dall’associazione culturale Art-Eco, costituisce un importante strumento di riflessione e sensibilizzazione sul tema della violenza di genere – ha dichiarato Marco Casucci, vicepresidente del Consiglio regionale – una problematica che continua a minacciare il tessuto della nostra società. L’arte, in tutte le sue espressioni, possiede il potere di raccontare storie, denunciare ingiustizie e stimolare un dibattito pubblico. Le opere esposte in questo percorso non solo testimoniano il talento e la sensibilità dei loro autori, ma anche il coraggio di mettere in evidenza realtà spesso trascurate. “Amare è un’altra cosa” ci invita a riconsiderare il significato autentico dell’amore, quale valore liberatorio e autentico, contrapposto a ogni forma di abuso e violenza.”
Nel catalogo scrive il presidente Antonio Mazzeo: “È con grande piacere che il Consiglio regionale accoglie nelle sue sale espositive di Palazzo Bastogi la quinta edizione della collettiva di arte contemporanea contro la violenza di genere, organizzata dall’associazione culturale Art-Eco. Questo è un tema di fondamentale importanza e è cruciale che anche il linguaggio artistico contribuisca a far crescere una cultura del rispetto. L’impegno nella prevenzione e nel contrasto della violenza maschile nei confronti delle donne deve vederci uniti, senza eccezioni. Faccio mie le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Dietro le violenze si nasconde il fallimento di una società che non riesce a promuovere reali rapporti paritari tra donne e uomini.”
“Artiste e artisti di tutta Italia rispondono con sempre maggiore consapevolezza a questo invito – ha affermato la presidente dell’associazione, Mariangela Baldi – partecipando con le proprie opere per testimoniare il loro impegno su questo tema e la loro vicinanza alle vittime di violenza e alle associazioni che quotidianamente lavorano per restituire loro speranza e serenità. I 42 artisti che hanno aderito a questa nuova edizione confermano la loro posizione attraverso opere che invitano alla riflessione e all’azione, poiché la violenza di genere, sia in Italia che nel mondo, provoca sofferenza, danni e limitazioni della libertà. Le sue conseguenze coinvolgono ogni aspetto della vita sociale di un individuo, colpendo principalmente il mondo femminile. L’indifferenza a questa situazione rende complici.”
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 21 marzo, nei seguenti orari: da lunedì a venerdì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
Fonte: Regione Toscana