Oggi, sabato primo marzo, si svolgerà in biblioteca a Castelfranco il ciclo “I nostri autori”. I bibliotecari Pilade Cantini e Andrea Pannocchia presenteranno il loro ultimo libro “A Silvio – vita di Berlusconi in ottava rima”, pubblicato da Nolica Edizioni.
Si tratta di un’opera leggera e affascinante, caratterizzata da una vena ironica e sarcastica, scritta in una lingua accessibile a tutti e realizzata interamente in ottave di endecasillabi, seguendo il tradizionale metro toscano dell’ottava stanza, reinterpretato dagli autori rinascimentali.
Il libro tracci il percorso del ventennio berlusconiano, riassumendo eventi storici italiani con una dose di ironia e sarcasmo, senza mai essere aggressivo, ma sempre mantenendo un tono giocoso e arguto. Si passa dalle vicende politiche alle esperienze nel calcio come presidente del Milan, fino a questioni giudiziarie e ai momenti che hanno accresciuto o diminuito la sua notorietà in politica estera.
Questa pubblicazione è il frutto del lavoro di due autori cresciuti nel Valdarno pisano, uniti da una profonda amicizia, pur provenendo da background politici perlopiù opposti. Pilade Cantini, con una formazione tra libri e Case del Popolo, una laurea in storia e un’esperienza diretta in politica, si presenta come un intellettuale un po’ goliardico, autore di diverse opere. Andrea Pannocchia, oggi assistente del gruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale a Firenze, ha alle spalle un’esperienza come giornalista e docente universitario, con radici in una cultura politica più marcata a destra; ha scritto molti libri di analisi sociologica e storica sulla prima repubblica.
Con “A Silvio”, i due autori cercano di esplorare, spesso in maniera divertente, la storia di Silvio Berlusconi, distaccandosi dalla tradizione giornalistica e dalla dialettica politica, riscoprendo la base dei poemi giocosi cavallereschi tipici della Toscana. In questo modo, rappresentano la vita di Silvio come un eroe-antieroe. La scelta di un metro che ha origini nella Firenze della fine del ‘400 e l’impiego di un “toscano illustre” conducono l’opera a una scorribanda di versi in cui gli autori colgono il comico e l’ironico delle vicende umane e politiche del “Presidente”, riscoprendo un genere poetico nato in Toscana ma forse oggi un po’ dimenticato: il poema giocoso cavalleresco.
Stilisticamente, il “Silvio” di Pannocchia e Cantini ricorda più un topos letterario come il “Morgante” di Pulci, piuttosto che “l’Orlando Innamorato” di Boiardo o “il Furioso” di Ariosto. Tuttavia, a volte gli autori attingono a situazioni e sfumature del Boiardo. Buona lettura e buon divertimento a tutti.
“È un piacere per me partecipare alla presentazione di questo libro, che alleggerisce il clima della dialettica politica attorno a Berlusconi, spesso esasperato negli anni. Gli autori ci lo restituiscono sotto una luce più giocosa, colgendo l’ironia e il divertente delle storie di Berlusconi, attraverso i versi, rigorosamente toscani, di Cantini e Pannocchia,” ha dichiarato l’assessore alla Cultura Nicola Sgueo.
Fonte: Ufficio Stampa