Queste sono le donne onorate questa mattina in Consiglio regionale, nel giorno dedicato ai diritti femminili: Ida Balò, sopravvissuta alla strage di Civitella in Valdichiana; Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children dal 2020; Chiara Francini, attrice, scrittrice, conduttrice tv, editorialista; Gina Giani, vicepresidente di Federmanager Pisa; Nadia Giannattasio, ex commissario capo responsabile dell’Ufficio minori e vittime vulnerabili; Fosca Giannotti, professoressa di Informatica alla Scuola Normale Superiore di Pisa (SNS) dal 2021; Marialina Marcucci, presidente della Fondazione Carnevale di Viareggio dal maggio 2016; Anna Maria Michelon Palchetti, fondatrice del Movimento Italiano Casalinghe (MOICA) a Pistoia; Pinuccia Musumeci, presidente e fondatrice di iosempredonna ODV dal 1997 e presidente di Toscana Donna ODV dal 2012.
“Arriviamo a questo 8 Marzo nel nostro Paese con un grave deficit di diritti e opportunità per le donne. I dati sono sconfortanti: l’Italia è scesa di otto posizioni rispetto all’anno scorso nel ranking sulla parità di genere (dalla 79esima all’87esima posizione secondo il Global Gender Gap Report). Le opportunità lavorative per le donne sono sempre in bilico tra compiti di cura e vita professionale, e siamo ancora lontani dalla parità. Siamo l’unica maggioranza a livello mondiale trattata come una minoranza, e questo purtroppo si traduce in donne che faticano a lasciare situazioni violente per mancanza di risorse e supporto, mentre i numeri dei femminicidi e delle violenze continuano a crescere.” Così
Francesca Basanieri, presidente della Commissione regionale per le pari opportunità, ha aperto la cerimonia La forza delle donne nella sala delle Feste di Palazzo Bastogi, organizzata dal Consiglio regionale e dalla Commissione regionale per le pari opportunità in collaborazione con la Toscana delle Donne.
“Le donne che celebriamo oggi – prosegue – sono riconosciute non solo per le loro storie, l’eccellenza e per essere esempi di vita, passione e coraggio, ma anche per gli sforzi che hanno dovuto fare per arrivare a occupare posizioni di rilievo in un mondo che spesso è ostile. Avremmo voluto premiarle solo per il merito e le azioni a favore della comunità, piuttosto che per le sfide affrontate nel superare stereotipi e discriminazioni.”
“Riconoscere e raccontare le loro storie – prosegue la presidente – ha un significato enorme. Recentemente abbiamo presentato un libro che narra le storie di donne importanti mai raccontate prima: oggi esisti solo se hai una storia da condividere. Queste storie devono essere rese pubbliche e divulgate per fungere da esempio per molti. Più raccontiamo storie di donne meritevoli, più queste divengono parte della nostra realtà quotidiana e più possiamo rompere il tetto di cristallo che hanno faticato a infrangere.”
“Questa giornata, dedicata ai racconti di donne toscane di spicco, è stata istituita nel 2021 ed è una delle iniziative di cui sono particolarmente orgoglioso. Oggi riconosceremo le storie di 9 donne che si sono distinte nei loro campi.” Così ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ricordando l’articolo 3 della Costituzione che garantisce pari opportunità e diritti per tutti. “Siamo ancora lontani da questo ideale,” ha affermato. “Le istituzioni hanno il dovere di lavorare per ridurre le differenze ancora presenti tra uomini e donne in termini di condizioni lavorative, diritti e salari.” “Sono stati fatti molti progressi,” ha continuato, “e se oggi le donne possono studiare, lavorare e ricoprire ruoli di responsabilità è grazie a quelle donne che, nel corso degli anni, hanno lottato per rendere tutto ciò possibile.” Mazzeo ha anche ricordato alcune donne storiche come Lidia Poet, prima donna a iscriversi all’albo degli avvocati nel 1881, Tina Anselmi, prima donna ministro nel 1976, Rita Levi Montalcini, la prima donna italiana a vincere il premio Nobel per la Medicina nel 1986, e Franca Viola, prima donna nel 1965 a rifiutare il matrimonio riparatore, la cui battaglia ha portato a maggiori tutele per le donne.
Un pensiero è andato anche alle donne vittime di femminicidio: “Nel 2024 abbiamo registrato 109 vittime donne, di cui 95 uccise in ambito familiare. Di queste, 59 sono state assassinate dal partner o ex partner. Già nei primi mesi del 2025 abbiamo avuto notizie di nuovi femminicidi. In particolare, rivolgo un pensiero a Eleonora Guidi, toscana uccisa dal suo compagno un mese fa, l’8 febbraio.” Mazzeo ha ricordato l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di un disegno di legge che prevede il riconoscimento del femminicidio come reato autonomo, da punire con l’ergastolo. “Dedichiamo questa giornata – ha concluso – a tutte le donne affinché possano essere libere di decidere, scegliere e realizzarsi pienamente, perché finché esisterà anche solo una donna senza la possibilità di vivere liberamente, non ci fermeremo nella nostra lotta per la giustizia e l’uguaglianza.”
“Con orgoglio ho proposto il nome di Ida Balò, una delle ultime superstiti della strage nazifascista del 29 giugno 1944 a Civitella in Val di Chiana – ha detto il vicepresidente Marco Casucci – Ida ha dedicato la sua vita alla memoria e all’impegno civico, guidando un’associazione che si occupa di questo. È fondamentale che le istituzioni indichino una strada da seguire e Ida Balò l’ha percorsa con tenacia durante tutto il suo periodo di testimonianza.”
Federica Fratoni: “Sono lieta che l’Ufficio di presidenza del Consiglio abbia accolto la mia proposta di conferire questo riconoscimento ad Annamaria Michelon Palchetti nel giorno della Festa della Donna, poiché credo che il suo esempio rappresenti la determinazione unica che solo le donne possono esprimere.” La consigliera ha aggiunto: “La vita di Annamaria è stata interamente dedicata alla sua comunità, unendo il suo ruolo di moglie e madre a quello di insegnante e amministratrice, e negli ultimi trent’anni ha animato iniziative culturali e sociali attraverso il Moica (Movimento Italiano Casalinghe) di Pistoia, da lei fondato.”
“Un riconoscimento simbolico ma necessario. Il contributo quotidiano delle donne in tutti i settori è prezioso” ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio Regionale Stefano Scaramelli. “Le donne toscane stanno contribuendo a un cambiamento positivo nella nostra società. Ci sono ancora molti passi da compiere, ed è per questo che eventi come questo sono fondamentali. Essi mettono in evidenza le qualità e i meriti delle donne.”
“Abbiamo assistito a un’iniziativa significativa qui in Consiglio regionale – ha aggiunto Cristina Manetti, capo di gabinetto del presidente della Regione e ideatrice de La Toscana delle donne – e abbiamo ascoltato storie straordinarie di donne che, nella loro quotidianità, hanno portato avanti e continuano a portare avanti, una lotta per la parità e per i diritti. Queste storie meritano di essere condivise e riconosciute. Stiamo ancora lottando per una società veramente paritaria, ma continueremo a impegnarci e, soprattutto, dalla Toscana, che ha i diritti nel suo DNA.”
“Una giornata importante che non deve essere solo di celebrazione ma deve rappresentare un impegno affinché l’8 marzo sia un obiettivo da perseguire ogni giorno dell’anno – ha affermato Francesco Gazzetti, consigliere regionale membro dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa. “Per far sì che in ogni giorno dell’anno si possa #esercitare consapevolezza e intraprendere iniziative significative, abbiamo bisogno di parole, storie e testimonianze; questi riconoscimenti servono a costruire un bagaglio che ci accompagnerà nel percorso.”
La cerimonia si è conclusa con l’intervento del presidente della Regione Eugenio Giani. “L’8 marzo rappresenta un elemento centrale nei valori e nell’impegno che la Regione Toscana trasmette ai suoi cittadini. La valorizzazione delle eccellenze femminili nella nostra regione è fondamentale. “L’8 marzo – ha continuato – è un giorno di lotta dal 1909, quando negli Stati Uniti fu istituita questa giornata per affermare la necessità di garantire alle donne diritti e sicurezza, riconoscendo che non possono essere trattate come soggetti secondari. “Questo giorno rappresenta non solo una rivendicazione dei diritti, ma una riconferma dell’importanza e del ruolo delle donne nella società.”
Ida Balò: sopravvissuta alla strage di Civitella in Valdichiana, aveva solo 14 anni quando il suo paese fu sterminato. È conosciuta per il suo impegno nel mantenere viva la memoria storica come presidente dell’omonima Associazione.
Daniela Fatarella (Pisa): direttrice generale di Save the Children dal 2020, è la prima donna a ricoprire il vertice dell’organizzazione in Italia.
Chiara Francini (Firenze): attrice, scrittrice, conduttrice tv, editorialista, ha ricevuto svariati riconoscimenti, tra cui il Torrino d’oro nel 2012.
Gina Giani (Pontedera, Pisa): vicepresidente di Federmanager Pisa, ha ricoperto anche il ruolo di presidente della Fondazione Il Talento all’Opera Onlus dal gennaio 2020 a gennaio 2023, e amministratore delegato di Toscana Aeroporti fino al 2020.
Nadia Giannattasio (Firenze): commissario capo responsabile dell’Ufficio minori e vittime vulnerabili, congedatasi dalla Polizia di Stato dopo 35 anni di servizio, ha lavorato presso la Sezione reati contro la persona della Squadra Mobile e la Criminalpol Toscana.
Fosca Giannotti (Castiglione Garfagnana, Lucca): professoressa di Informatica alla Scuola Normale Superiore di Pisa (SNS) dal 2021, è stata pioniera nella data science per l’analisi di fenomeni sociali e intelligenza artificiale. L’8 marzo 2019 è stata indicata come una delle 19 Inspiring Women in AI, Data Science, Machine Learning da KDnuggets.com.
Marialina Marcucci (Barga, Lucca): presidente della Fondazione Carnevale di Viareggio dal maggio 2016, è la prima donna a ricoprire questa carica. È membro del consiglio di amministrazione e Chief Communication Officer di Kedrion Spa, un’azienda che produce e distribuisce prodotti medici derivati dal plasma umano. In precedenza, è stata membro del consiglio della Robert F. Kennedy Foundation e ha rappresentato la fondazione in Europa.
Anna Maria Michelon Palchetti (Pistoia): fondatrice del Movimento Italiano Casalinghe (MOICA) a Pistoia, ha ricoperto la presidenza per 34 anni, anche come vicepresidente nazionale, fino a un anno fa.
Pinuccia Musumeci (Chianciano Terme, Siena): presidente e fondatrice di iosempredonna ODV dal 1997 e presidente di Toscana Donna ODV dal 2012, è anche portavoce delle associazioni regionali che si occupano di tumore al seno.