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Telco-Tsd, Nardini: “Le difficoltà dell’azienda si manifestano in tutta la loro gravità”

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“Ieri al tavolo nazionale sono emerse chiaramente le gravi difficoltà della Telco-Tsd, che destano serie preoccupazioni per la continuità operativa e occupazionale, senza fornire indicazioni sui tempi per il pagamento delle spettanze arretrate.”

Queste sono le parole dell’assessora al lavoro Alessandra Nardini dopo la seconda riunione che si è tenuta ieri mattina presso la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in merito alla crisi della Telco – Tsd, azienda che attualmente conta 260 dipendenti in 5 siti produttivi in Toscana.

Alla riunione hanno partecipato, oltre all’assessora Nardini e all’unità di crisi regionale toscana, i rappresentanti dell’ufficio dell’unità di crisi del Ministero, i sindacati di categoria e le confederazioni territoriali, i rappresentanti aziendali di Tsd e alcuni membri di FiberCop, il principale committente delle attività di Tsd.

“Dalle informazioni fornite dall’azienda durante l’incontro, così come dalla richiesta formale d’accesso all’integrazione salariale – ha commentato Nardini – è emerso un quadro estremamente allarmante.”

Ieri, i rappresentanti dell’azienda hanno annunciato di aver presentato una richiesta per la composizione negoziale della crisi presso la Camera di Commercio di Roma, comunicando anche l’intenzione di dismettere alcuni appalti. “Tuttavia, non ci è stata presentata una chiara prospettiva industriale e occupazionale – ha osservato l’assessora – e non ci sono certezze sui tempi di pagamento delle spettanze non corrisposte, incluse la mensilità di dicembre, la tredicesima e ora anche la mensilità di gennaio.”

“La società Tsd – ha sottolineato Nardini, ricordando che in Toscana si trova oltre la metà del personale totale dell’azienda – non ha fornito dettagli su quali attività siano previste in futuro, quali altre saranno gestite da altri e quali saranno i relativi perimetri occupazionali e le garanzie.” “In aggiunta – ha proseguito l’assessora – come Regione Toscana abbiamo espresso la necessità di comprendere con precisione dove siano stati impiegati i lavoratori che hanno già lasciato TSD. Si parla di 200 dimissioni dal 31 dicembre 2024, quando l’organico totale era di 750 persone a livello nazionale e circa 400 in Toscana. È fondamentale capire dove siano attualmente impiegati questi lavoratori con competenze specifiche, essenziali per il settore.”

Un altro punto dibattuto è stata la questione della cassa integrazione straordinaria per crisi a livello pluriregionale. Durante la riunione, l’assessora Nardini ha evidenziato che “la scelta di Tsd di ricorrere agli ammortizzatori sociali è arrivata troppo tardi, poiché se la situazione dell’azienda fosse stata così critica, si sarebbe dovuto evitare di arrivare al punto in cui i lavoratori non percepiscono stipendio da mesi.” “Nei mesi scorsi – ha specificato – l’azienda aveva assicurato che la situazione era sotto controllo, ma ogni volta ciò è stato smentito dai fatti, fino a non presentarsi agli ultimi incontri. Ora, la richiesta di ammortizzatori sociali, sebbene garantisca parzialmente il salario dei dipendenti, riflette la gravità della situazione. In un settore così strategico per la Toscana e per il Paese, non manca il lavoro e le commesse; pertanto, la decisione di chiedere la cassa integrazione evidenzia le profonde difficoltà dell’azienda.”

Nardini ha poi comunicato che la Regione chiederà di partecipare all’esame congiunto previsto per la cassa integrazione straordinaria il prossimo 25 febbraio presso il Ministero del Lavoro, ribadendo che “la questione occupazionale, che resta al centro del nostro interesse, è accompagnata anche da una grave carenza di servizi che si sta manifestando.”

Il Mimit ha assicurato di contattare la Camera di Commercio di Roma per accelerare la procedura di composizione della crisi o altre azioni necessarie, collaborando con FiberCop e altri committenti per chiarire la situazione attuale.

“A questo proposito – ha concluso Nardini – il Ministero ha annunciato la convocazione di un tavolo ad hoc con le aziende coinvolte la prossima settimana. Come abbiamo richiesto fin dall’inizio, i committenti devono affrontare questa situazione, e in particolare a FiberCop chiediamo di svolgere un ruolo attivo nella ricerca di soluzioni, evitando di aumentare la complessità dei subappalti già presente in questo settore e non solo.”

Infine, nel corso della riunione si è dedicato un approfondimento alla questione del ramo d’azienda in affitto da Sittel, attualmente in fallimento, che conta 90 addetti in Toscana e 200 a livello nazionale, per i quali persistono incertezze più complesse.

Fonte: Regione Toscana

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