Un risultato significativo per i medici in fase di formazione in Pediatria e Neonatologia presso l’ospedale Santa Maria alle Scotte. La Scuola di Specializzazione in Pediatria e Neonatologia dell’Università di Siena, guidata dal professor Salvatore Grosso, ha conquistato il secondo posto alla III^ edizione della “Neonatal Resuscitation Competition 2025”, che si è svolta a Salerno tra il 19 e il 21 febbraio.
L’evento, organizzato in collaborazione con il gruppo di studio di Rianimazione Neonatale della Società Italiana di Neonatologia, ha visto competere 24 scuole di specializzazione provenienti da diverse parti d’Italia. Grazie a manichini di alta fedeltà, le squadre si sono sfidate in un torneo con gironi e successivi match ad eliminazione diretta. Il team senese, composto dalle dottoresse Erika Margani, Francesca Balestrini, Giuseppina Mancino e Giulia Coretti, e guidato come coach dal dottor Marco Masutti, ha affrontato e superato molte rinomate Scuole Italiane di Specializzazione in Pediatria e Neonatologia nel contesto delle simulazioni avanzate di rianimazione neonatale in sala parto.
«Questo è un riconoscimento significativo per tutto il nostro team – afferma la dottoressa Barbara Tomasini, direttrice della UOC Terapia Intensiva Neonatale – ed è un’esperienza formativa di grande valore poiché evidenzia l’impegno di tutti noi nelle attività educative, affinché i nostri futuri specialisti siano pronti e qualificati per affrontare le molte emergenze che possono verificarsi nel campo neonatale e pediatrico».
«Questo prestigioso riconoscimento testimonia la qualità della formazione offerta dalla nostra Scuola di Specializzazione – sottolinea il professor Grosso -. Vorrei esprimere il mio sincero ringraziamento al dottor Stefano Zani, responsabile degli istruttori ufficiali di rianimazione neonatale, e ai colleghi medici Caterina Coradeschi e Martino Landi, che hanno attivamente supportato la squadra. In eventi di così alta complessità, a livello nazionale e internazionale, non è facile ripetersi, date le elevate difficoltà, ma i nostri ragazzi dimostrano grande preparazione e determinazione, risultati del contesto culturale che tutti i docenti contribuiscono a creare. Vorrei esprimere la mia profonda gratitudine a tutti i membri della squadra e ai professori».
Fonte: Policlinico Santa Maria alle Scotte