Marzo è il mese dedicato alla sensibilizzazione sull’Endometriosi, una condizione benigna che colpisce tra il 10% e il 15% delle donne in età fertile, causando dolore pelvico e infertilità e influenzando significativamente la qualità della vita. Per fornire un aggiornamento e ampliare le conoscenze su questa malattia, il professor Errico Zupi, direttore della UOC di Ginecologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, ha organizzato un incontro informativo intitolato “SapENDO un po’ di più”. Questo evento si terrà sabato 15 marzo, dalle ore 9 alle 13, nell’aula 6 del centro didattico dell’ospedale Santa Maria alle Scotte e prevede la partecipazione diretta delle pazienti che condivideranno le loro storie ed esperienze, anche attraverso un approccio di medicina narrativa.
«L’endometriosi può manifestarsi già in adolescenza, ma il ritardo nella diagnosi resta notevole, con una media di sette anni dall’insorgenza dei primi sintomi – spiega il professor Errico Zupi -. Questo ritardo è spesso attribuibile alla limitata conoscenza della patologia da parte dei professionisti sanitari e alla complessità della malattia nelle pazienti più giovani. È proprio per questo motivo che è nato l’evento “SapENDO un po’ di più” – ha aggiunto il professor Zupi -, con l’intento di sottolineare l’importanza di una formazione maggiore e di una sensibilizzazione attiva sulla malattia, oltre a dare voce alle pazienti».
All’evento parteciperanno: Roberto Di Pietra, rettore dell’Università di Siena; Antonio Barretta, direttore generale dell’Aou Senese; Francesca De Marco, direttore sanitario dell’Aou Senese; e Roberto Monaco, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena. Dopo l’introduzione del professor Errico Zupi, ci saranno interventi sia di professionisti ed esperti in campo ginecologico, sia di pazienti e associazioni operanti in questo settore, come l’associazione VivENDO. L’obiettivo è promuovere un dialogo e un confronto efficace per aumentare la consapevolezza riguardo a questa patologia nella popolazione.
Fonte: Azienda Usl Toscana sud est – Ufficio stampa