Eugenio Giani (foto gonews.it)
“Smettiamo di parlare di chiusura. Questo deve essere il primo punto all’ordine del giorno nel tavolo nazionale per le trattative con la multinazionale”. Così ha dichiarato il presidente Eugenio Giani al termine del tavolo di coordinamento istituzionale sulla questione Beko, convocato questa mattina a Siena dalla Provincia, dove ha preso parte insieme al suo consigliere per le crisi aziendali, Valerio Fabiani.
Il presidente ha sottolineato la “necessità di garantire la continuità occupazionale e produttiva del sito senese e di spingere la multinazionale a rivedere il proprio piano industriale”. Ha definito la discussione odierna come positiva: “Osservo un’unità tra le istituzioni, le rappresentanze sindacali e del mondo economico senese molto forte”.
“Stiamo esaminando – ha aggiunto – una strategia condivisa per unirci nella rivendicazione dei diritti dei lavoratori”. “Questo è fondamentale – ha enfatizzato Giani – perché in queste situazioni non ci si deve frazionare, ma piuttosto considerare l’interesse generale, quello dei circa 300 lavoratori, che sono stati trattati ingiustamente e in modo inaccettabile”.
In un contesto di crisi nazionale che coinvolge più di 4mila dipendenti, “Noi come Toscana dobbiamo essere molto decisi, attenti e presenti”, ha osservato il presidente, il quale parteciperà alla prossima riunione del tavolo al Mimit, prevista per la fine del mese, sottolineando che “il ruolo della Toscana deve essere preso in considerazione dal governo nel modo adeguato”.
Fonte: Regione Toscana