Seconda morte in meno di 12 ore nelle carceri toscane: dopo Prato, ora Sollicciano

Seconda morte in meno di 12 ore nelle carceri toscane: dopo Prato, ora Sollicciano

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Il carcere di Sollicciano

Un 39enne romeno ha deciso di togliersi la vita stamani impiccandosi nel bagno della sua cella nel reparto penitenziario di Sollicciano. Questo rappresenta il “secondo suicidio in meno di 12 ore in Toscana”, come riportato dalla Uilpa polizia penitenziaria, che ricorda come “ieri pomeriggio un detenuto d’origine nordafricana si fosse già suicidato nel carcere di Prato”.

Con questo tragico evento, il numero di suicidi tra i detenuti dall’inizio dell’anno sale a “11“, di cui 2 avvenuti a Sollicciano, oltre a un operatore”, afferma Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria. Riguardo alla situazione delle carceri italiane, De Fazio commenta: “Si vive in una condizione di pena di morte di fatto, che colpisce in modo casuale e indiscriminato, senza considerare il reato commesso o il fatto di essere detenuti o lavoratori”. Sottolinea che “i detenuti hanno perso ogni speranza e gli operatori, in particolare quelli del Corpo di polizia penitenziaria, sono esausti”, “demoralizzati”, affrontando carichi di lavoro inumani, turni che spesso superano le 12 ore e la negazione di diritti fondamentali, mentre assistono a morti, traffici illeciti, malaffare e violenze in aumento. Da non dimenticare le 3.500 aggressioni verificatesi solo nel corso dell’anno 2024.”.

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