Oggi, presso il salone consiliare di Palazzo Banci Buonamici, si è tenuta la presentazione dei risultati frutto della collaborazione tra la Polizia Provinciale di Prato e Alia Multiutility nel 2024. Questa cooperazione, attiva da otto anni, si propone di tutelare l’ambiente e gestire il territorio in maniera sostenibile. Durante la conferenza stampa, a cui hanno partecipato il presidente della Provincia di Prato, Simone Calamai, il comandante della Polizia Provinciale, Michele Pellegrini, il presidente di Alia Multiutility, Lorenzo Perra, e il direttore dell’area Controllo e Rendicontazione servizi di Alia, Simone Boschi, sono stati illustrati i risultati ottenuti e annunciato il rinnovo della convenzione.
LA CONVENZIONE IN SINTESI
Nell’anno 2024, Alia Multiutility ha collaborato attivamente con la Polizia Provinciale di Prato, offrendo supporto informativo e comunicativo, inclusa l’assistenza di un interprete di lingua cinese. Tra le attività principali si evidenziano:
Controllo delle aziende che producono rifiuti da scarti tessili
Verifica della corretta gestione degli scarti tessili e delle pratiche di raccolta differenziata
Monitoraggio delle aree industriali e misure contro l’abbandono dei rifiuti
Controllo della regolarità dei trasportatori di rifiuti
Verifica delle posizioni tariffarie e delle attrezzature per lo smaltimento dei rifiuti urbani.
I controlli, della durata di circa quattro ore ciascuno, sono condotti da una pattuglia della Polizia Provinciale in collaborazione con un rappresentante di Alia e hanno portato a risultati significativi, tra cui la denuncia penale di alcuni produttori di rifiuti e il sequestro di due aziende.
Durante le operazioni sono state effettuate attività di polizia giudiziaria, delegate dalla Procura della Repubblica di Prato, oltre a interventi con i Vigili del Fuoco per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono state inoltre segnalate alla Questura di Prato situazioni di cittadini stranieri extra-comunitari irregolari impiegati nelle aziende sottoposte a controllo. Infine, si sono svolti accertamenti su aziende già ispezionate in precedenza, per verificare la regolarità delle procedure di gestione dei rifiuti.
IL COMMENTO DEI PROTAGONISTI
“Il rinnovo della convenzione per il 2025 rappresenta un segno concreto dell’impegno reciproco delle due istituzioni nel continuare una collaborazione sempre più produttiva e condivisa – afferma il presidente della Provincia di Prato, Simone Calamai – Questa convenzione, che dura da molti anni, ha portato a risultati concreti e significativi, sia in termini di prevenzione e controllo, sia nel disincentivare comportamenti illeciti, fungendo quindi da deterrente per chi tenta di eludere le norme. Siamo consapevoli dell’importanza di unire le forze per affrontare efficacemente le sfide ambientali, con particolare attenzione alla lotta contro la gestione illecita dei rifiuti. Collaborare su tematiche così cruciali per il nostro territorio è fondamentale per garantire un ambiente più sano e sicuro alle generazioni future”.
“La sinergia tra Alia e la Polizia Provinciale di Prato si rafforza e si rinnova: ci consente di monitorare sistematicamente la filiera degli scarti tessili, con risultati sempre più promettenti – dichiara il presidente di Alia Multiutility, Lorenzo Perra – La nostra presenza durante i controlli ambientali, in collaborazione con la Polizia Provinciale, il Comune di Prato, l’ASL e la Questura, non solo rappresenta una protezione aggiuntiva per l’ambiente, ma ha anche un’importante funzione educativa e informativa. Si tratta di un’opera di prevenzione fondamentale a beneficio delle aziende tessili locali. Mi auguro che l’esperienza di Prato possa ispirare altri territori, poiché il controllo e la vigilanza sono sempre più cruciali per garantire il rispetto delle normative”.
“La Polizia Provinciale pone da sempre la tutela dell’ambiente e della salute pubblica al primo posto – afferma il comandante Michele Pellegrini – Per questo motivo siamo particolarmente soddisfatti dell’attività svolta in collaborazione con Alia, un’iniziativa considerata fondamentale per la prevenzione e il controllo del territorio. La nostra soddisfazione è inoltre legata al rinnovo di questa convenzione. Il modello operativo, avviato otto anni fa, si è dimostrato efficace e sta trovando applicazione anche in altre realtà territoriali”.
I DATI DEL 2024
Le attività condotte dai tecnici di controllo ambientale di Alia, in coordinamento con la Polizia Provinciale, hanno portato, tra gennaio e dicembre 2024, a 45 controlli, dai quali sono emerse 10 aziende sprovviste di formulari per la corretta gestione dei rifiuti speciali. A queste aziende sono state irrogate 13 sanzioni, con importi che spaziano da 516 euro a 2.066 euro ciascuna. Due aziende sono state trovate in possesso di registro di carico/scarico compilato erroneamente, ricevendo una sanzione amministrativa di 2.066 euro. Infine, 33 aziende sono risultate in conformità riguardo ai formulari di smaltimento dei rifiuti speciali.
Tra i controlli effettuati, in quattro casi sono state presentate denunce penali nei confronti dei produttori di rifiuti, per non possesso di documenti attestanti il corretto smaltimento; in due di queste circostanze, il processo di verifica ha condotto al sequestro delle aziende.
Durante tali attività, è stato anche possibile esaminare la posizione tariffaria e l’equipaggiamento per il servizio di raccolta di rifiuti urbani delle 45 aziende monitorate. I controlli hanno rivelato un’azienda evasore, successivamente messa a regola con un totale di 133 metri quadrati regolarizzati, e 44 aziende con posizione tariffaria aperta, di cui 31 regolari e 13 con debiti TARI non pagati pari a 32.618 euro.
BILANCIO DI OTTO ANNI
Nell’arco degli 8 anni di durata della convenzione (2017-2024) sono stati complessivamente realizzati 599 controlli, dai quali è emerso che 97 aziende (16%) erano prive del registro di carico/scarico, documenti o formulari, a fronte dei quali sono state elevate sanzioni amministrative da 516 euro a 2.066 euro ciascuna. 128 aziende (22%) hanno compilato erroneamente il registro di carico/scarico, ricevendo altresì sanzioni amministrative; infine, 374 aziende (il 62% di quelle controllate) hanno presentato registri compilati correttamente. In 40 occasioni, i controlli hanno portato a denunce penali.
Fonte: Alia Servizi Ambientali – Ufficio stampa