La zona metropolitana è il cuore della Toscana, con la maggiore densità di popolazione e un importante tessuto industriale e dei servizi, insieme a infrastrutture vitali. Tuttavia, ciò comporta anche elevati livelli di congestione e stress ambientale.
In termini di infrastrutture, l’area include tramvie, ferrovie, autostrade, e c’è inoltre il progetto del parco agricolo della piana. Qui è presente una rete infrastrutturale di rilievo, come l’aeroporto di Peretola e l’interporto di Prato, ed è attraversata da arterie strategiche come l’A1 e l’A11, la Mezzana Perfetti-Ricasoli, la FI-PI-LI, oltre a percorsi ferroviari di rilevanza nazionale e locale. È in fase di avvio l’estensione del sistema tranviario. Oggi, nell’incontro “Prospettiva FI-PO” svoltosi nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, si è fatto il punto su queste esigenze infrastrutturali, con la presenza del presidente Eugenio Giani, dell’assessore alle infrastrutture e mobilità Stefano Baccelli, della assessora alla mobilità del Comune di Prato Cristina Sanzò, della consigliera della Città metropolitana di Firenze Alessandra Innocenti, insieme a rappresentanti di Rfi e Autostrade per l’Italia.
“Quello che risulta è un disegno strategico per la mobilità nell’area metropolitana di Firenze, Prato e la Piana, con interventi significativi sia su strada che su ferro: la terza corsia dell’autostrada, il potenziamento ferroviario e lo sviluppo delle tranvie sono le tre direttrici principali di questa visione” ha dichiarato il presidente Giani. Ha messo in evidenza il nuovo ponte tra Signa e Lastra a Signa, che “dovrebbe partire con i lavori entro l’autunno, insieme all’allargamento dell’autostrada con la terza corsia, che speriamo possa avviarsi entro la fine dell’anno, appena riceveremo il via libera dalle conferenze dei servizi a Roma”.
“Per quanto riguarda il prodotto ferro”, ha aggiunto Giani, “abbiamo in programma di rafforzare la rete ferroviaria attraverso l’Alta velocità e un’importante espansione del sistema tranviario. Il progetto del tram veloce da Prato a Peretola, con un primo lotto fino a Campi Bisenzio (Villa Montalvo), è in fase di finanziamento e sviluppo, e anche le linee verso Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio hanno piani avanzati. Ogni progetto avrà tempistiche diverse, ma la visione strategica è critica in quest’area, dove vivono circa 800mila persone, tra Firenze, Prato, i sei Comuni della Piana e Bagno a Ripoli, e che necessita urgentemente di infrastrutture e miglioramenti nella mobilità”.
Secondo Baccelli, “è fondamentale sviluppare una strategia più ampia, allontanandosi dalle dinamiche del passato. Le diverse zone della Toscana, compresa quella fiorentina, necessitano di tipologie specifiche di infrastrutture. L’area metropolitana Firenze-Prato, molto densamente abitata e con servizi vitali, ha bisogno di soluzioni che garantiscano una migliore distribuzione e decongestione. Nel corso degli anni, l’attenzione è stata principalmente concentrata su Firenze, in particolare sul suo centro. Lì si parla di un nodo fiorentino, dove i treni ad alta velocità e quelli regionali coesistono. Il sotto attraversamento fiorentino contribuirà a migliorare la situazione. Inoltre, l’espansione del sistema tranviario risulta essenziale; questo rappresenta un mezzo di mobilità molto efficace per un’area domiantiata. Il tram che collegherà il centro di Prato con l’area di Peretola diventerà un hub multimodale, grazie alla presenza di bus e alla tranvia che già opera nella zona, rendendo il Viale Guidoni un luogo di rilevanza architettonica e funzionale”.
Baccelli ha inoltre segnalato un’altra opera significativa: “La nuova tranvia per Sesto avrà una fermata a Castello. Questa, come la fermata in viale Guidoni, permetterà a chi proviene da Pisa di accedere facilmente al sistema tranviario fiorentino, così come a chi arriva da Viareggio o Lucca. Queste fermate rappresentano soluzioni efficienti di mobilità per i cittadini di Pisa e Lucca e un importante strumento di decongestione. Una volta realizzate queste infrastrutture minori, gli utenti provenienti da Lucca e Pisa potranno lasciare le loro automobili e raggiungere Firenze in treno”, ha concluso l’assessore.