ARPAT presenta in anteprima i risultati delle prime analisi sugli inquinanti storicamente più critici: PM, biossido di azoto (NO2) e ozono (O3), in attesa della relazione completa sui dati che saranno raccolti nel 2024 dalla Rete regionale di Monitoraggio della qualità dell’aria della Regione Toscana (di seguito denominata RRQA).
Nel 2024, il PM10 e l’ozono (O3) evidenziano le stesse problematiche già osservate nei recenti anni:
il PM10 ha superato il limite relativo al numero massimo (35) di superamenti annuali della media giornaliera di 50 µg/m3 in una stazione di fondo nella Piana lucchese, confermandosi come un’area critica a livello regionale.
l’ozono non ha rispettato il valore obiettivo per la salute della popolazione nel 40% delle stazioni della Rete Regionale, evidenziando una criticità diffusa per il conseguimento del valore obiettivo (V.O.).
Per quanto riguarda il biossido di azoto (NO2), nel 2024, per il primo anno dall’inizio del monitoraggio, sono stati rispettati i limiti normativi in tutta la regione, inclusa la stazione di traffico (FI-Gramsci) dell’Agglomerato fiorentino, che negli anni precedenti aveva registrato superamenti dei limiti.
Per ulteriori approfondimenti e per consultare grafici e comparazioni con gli anni precedenti, puoi visitare il sito di Arpat.
Fonte: Arpat – ufficio stampa