Nell’attimo tragico di settembre 2023, il giovane Fabrizio Francesco Mannino, noto con il soprannome di Xedra, perse la vita in un incidente stradale a Quarrata. Il 27 gennaio 2025, presso il tribunale di Pistoia, il ventenne di Montecatini Terme responsabile dell’incidente ha patteggiato una pena di due anni di reclusione, con sospensione condizionale. A lui è stata comminata una condanna per omicidio stradale.
All’imputato, che ha potuto avvalersi delle riduzioni di pena previste dal rito alternativo, è stata inflitta anche la sanzione accessoria di sospensione della patente di guida per un periodo di due anni.
Mannino era molto conosciuto nel panorama social motociclistico; originario della provincia di Palermo, si trovava in Toscana per una vacanza con la sua compagna, anch’essa della zona.
Il Pubblico Ministero della Procura di Pistoia, già al momento dell’incidente, aveva iscritto il montecatinese nel registro degli indagati e, al termine delle indagini preliminari, ha richiesto il rinvio a giudizio, attribuendo a lui la responsabilità della morte di Mannino “per colpa risultante da imprudenza, imperizia e violazione delle norme stradali”, come riportato nel documento del magistrato.
“La condotta – continua il Sostituto Procuratore – viene descritta come quella di un conducente che, mentre percorreva via Modena all’intersezione con via Palatucci, con la ruota anteriore del suo motociclo (un Tm Racing 125, ndr) sollevata, ha omesso di concedere la precedenza (nonostante l’obbligo di arrestare la marcia e di avvicinarsi all’intersezione con la dovuta cautela) alla moto (una Ktm 125, ndr) guidata da Mannino, il quale transitava con diritto di precedenza. Questo ha provocato una collisione che ha causato la sua rovinosa caduta e il suo decesso”: “Xedra” ha subito, tra le numerose lesioni, una gravissima emorragia cerebrale e, dopo essere stato trasportato in condizioni disperate e in coma irreversibile all’ospedale San Jacopo di Pistoia, è deceduto tre giorni dopo, il 6 settembre 2023.
“Nel valutare le responsabilità legate all’incidente, va considerato il comportamento gravissimo del conducente indagato, che ha intrapreso l’attraversamento dell’intersezione a velocità elevata, ignorando la possibile e prevedibile presenza di veicoli in transito sulla strada principale, aperta al pubblico, nonché rinunciando a mettere in atto la necessaria prudenza, come confermato da tutti i testimoni e dall’analisi tecnica svolta” ha concluso l’ing. Riccardo Bertini, consulente tecnico incaricato dal Pubblico Ministero di ricostruire la dinamica, le cause e le responsabilità dell’incidente. Durante le operazioni peritali, ha partecipato anche l’ing. Nicola Bartolini, consulente per la parte offesa, messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., un’azienda specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini. I familiari della vittima si sono rivolti a loro per ottenere giustizia e fare chiarezza sull’accaduto, con l’assistenza dei consulenti personali per la Toscana, Massimiliano Bartolacci, e per la Sicilia, Alessio Tarantino.